L’età augustea. Elementi fondamentali di questo periodo storico.

 

La statua di Augusto dalla villa di Prima Porta a Roma.

Con l’età Augustea si hanno innovazioni che comportano un cambio di mentalità. In cosa consiste questo cambiamento?

Vengono applicati i criteri della religione cristiana per organizzare le famiglie, cioè: viene istituito un capofamiglia, che comanda con rispetto; si stabilisce un concetto di ‘rispettabilità’ per i membri della famiglia; Si ha una regola fissa per il matrimonio che consiste in fedeltà, rispetto della donna, che prima era sottomessa ed ora, invece, è ritenuta compagna di vita. Non esisteva una celebrazione del matrimonio, bastava vivere in insieme e farsi vedere in pubblico, soprattutto in occasioni di feste del popolo. Esisteva il divorzio e bastava separarsi per interrompere la convivenza, invece, prima bisognava avere serie motivazioni e si doveva pagare una multa.

In questo periodo si inizia a parlare di ‘emancipazione’ femminile. La donna poteva finalmente essere ritenuta compagna del marito e non sottomessa; ereditava alla morte del padre dividendo la somma e/o i beni con i fratelli. Potevano possedere beni e patrimoni, quindi, potevano essere indipendenti dai mariti; potevano studiare e lavorare. Di conseguenza gli uomini le criticavano sostenendo rischioso il fare gestire denaro a persone non esperte e accusavano le donne di abusare dei loro diritti. Gli archeologi hanno trovato testi, di letteratura e poesie, scritti e firmati da donne.

La legge augustea: obbligava a sposarsi in età fertile; venivano elargiti doni in denaro a chi aveva famiglie numerose; veniva concessa maggiore libertà giuridica ed economica alle donne con più figli. L’adulterio era considerato un crimine. Queste leggi tutelavano la famiglia e sono a vantaggio dell’incremento della popolazione, perché Augusto voleva un regno numeroso e forte.

Cosa si intende per cittadinanza? La popolazione era formata da abitanti provenienti da diverse culture, quindi si ha il problema della cittadinanza, che veniva conferita come premio o privilegio, oppure, per interesse polito.

Che ruolo ha la cultura in questo periodo? L’architettura promossa da Augusto ha il compito di lasciare nella storia un segno evidente di un’età ricca e prospera.

Come mai quest’impero così ben strutturato crolla? Si inizia a registrare una crisi economica e arrivano invasioni straniere.

Dopo l’Impero di Augusto: ci sono stati altri secoli di pace e prosperità, in cui il popolo non intento ad affrontare aspre guerre poteva dedicare tempo alla cultura. Abbiamo già visto che le donne erano emancipate, potevano ereditare, studiare e lavorare. Erano anche ritenute compagne di vita e non schiave del marito. Gli archeologi hanno ritrovato testi di letteratura scritti e firmati da donne.

Vediamo adesso quali sono i campi in cui si era diffusa la cultura: 1. Architettura, che consentiva sia di abbellire la città lasciando un segno ai posteri di un impero potente e ricco, sia di agevolare l’agricoltura, perché venivano costruite dighe e mulini; 2. Vi erano i teatri che avevano la funzione di istruire il popolo con opere che comunicavano un insegnamento morale e altre di carattere di cronaca, perché parlavano della vita contemporanea politica; 3. Tra l’arte si sviluppa anche la ceramica, che ha un ruolo fondamentale nella conservazione dei cibi. In periodi come questo, in si viveva di benessere, l’agricoltura era molto ricca. Si avevano ottimi raccolti. I beni venivano usati in parte per soddisfare l’alimentazione del popolo, in parte per il commercio, in modo da avere un guadagno economico, e un’ultima parte era destinata alla conservazione. I prodotti venivano conservati in vasi e contenitori di ceramica, chiamati silos. Quindi la ceramica ha un ruolo importante anche all’interno delle case, perché permette di conservare il cibo. 4. La cultura romana veniva diffusa anche ai popoli conquistati in modo da poter avere un popolo omogeneo in tutto l’Impero. Unito, cioè, in lingua, cultura e storia.

di Tiziana Mazzaglia

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