Requisiti di qualità ed equità

Francesca Zanusso, Mattia Pancin

Servono strumenti di coordinamento a disposizione del sistema per una migliore armonizzazione delle fonti disponibili e per una severa vigilanza sui requisiti di qualità.

Il concetto di salute cambia continuamente con il tempo, come cambiano gli utenti dei servizi e le aspettative. Con l’invecchiamento, si sono affermate nuove patologie (si pensi all’enorme tematica della salute mentale dell’anziano); con l’immigrazione, è in continuo mutamento il panorama delle malattie, riportandone alla ribalta alcune appartenenti al nostro passato (si pensi alla tubercolosi, ad esempio); con la globalizzazione, si sono aperte nuove frontiere del rischio, accendendo timori per il possibile diffondersi di malattie infettive che impongono l’attivazione di sempre più efficienti sistemi di sorveglianza (si pensi all’esperienza dell’influenza aviaria). Mantenere la base informativa adeguata a far fronte a tutte queste mutevoli sfide e, al tempo stesso, capace di assicurare uno stretto monitoraggio dell’efficienza e dell’efficacia del sistema sanitario è un compito che meriterebbe importanti investimenti in termini di capacità statistica e di risorse finanziarie. Devono essere rinforzati alcuni snodi critici del sistema. Il più importante di questi è rappresentato dagli strumenti di coordinamento a disposizione del sistema per una migliore armonizzazione delle fonti disponibili e per una severa vigilanza sui requisiti di qualità.
I principali problemi percepiti sono relativi all’equità (ci si riferisce alla disparità tra Regioni per dotazioni infrastrutturali e prestazioni e liste di attesa); agli sprechi, ossia al sottoutilizzo di strutture e a ricoveri impropri; alla comunicazione e a tempi e modi delle cure; all’umanizzazione, riguardante la centralità del paziente e all’outcome, ovvero la qualità di vita, la prevenzione e le morti inevitabili.

Francesca Zanusso,  Mattia Pancin
Università di Padova, Facoltà di Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Diritti Umani

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

Rispondi