Cattive medicine

Di Massimiliano Fanni Cannelles

Spinto verso una cultura sempre più rigidamente anglosassone, l’Occidente perde progressivamente le caratteristiche latine ed umanistiche che hanno caratterizzato l’arte e la creatività italiana. La modalità con cui oggi si concepisce l’esistenza è sempre più impostata secondo i canoni della moderna scienza che a loro volta si basano su modelli meccanicistici e materialistici. Ne consegue che l’uomo viene studiato in modo avulso dai rapporti con i propri simili e dall’ambiente che lo ospita. Anche all’interno del corpo, ogni organo sembra non appartenere ad un meccanismo complesso ed univoco. Per questo motivo, la malattia diventa un evento esterno all’uomo sulla quale agire eliminando i sintomi senza necessariamente capirne l’origine.

La moderna cultura scientifica basata sull’ipermaterialismo avanza con rigide linee guida e sperimentazioni su larga scala sempre più lontane dalla complessa univocità dell’individuo e sempre più vicine ad una sterile interpretazione delle evidenze statistiche. Il rischio è quello di ridurre la nostra esistenza ad un semplice calcolo numerico, facilmente utilizzabile per scopi ed interessi orientati maggiormente all’economia invece che alla salute. La manipolazione o l’erronea interpretazione di studi così impostati possono indurre a pericolose devianze che si traducono in un pericolo per la salute fisica, psicologica e spirituale dell’uomo.

Molti di questi aspetti si comprendono meglio leggendo l’ultimo libro del medico britannico Ben Goldacre, Bad Pharma, che sarà pubblicato in Italia da Mondadori nella primavera del 2013. In sintesi, il volume descrive il modo in cui alcune case farmaceutiche ingannano i medici e danneggiano i pazienti. Dall’inchiesta si evidenzia come vi siano rigidi vincoli imposti ai ricercatori nella pubblicazione dei risultati di ricerche finanziate da ditte farmaceutiche e come sia consentito alle stesse aziende di pubblicare solo i risultati positivi dei test condotti sui medicinali da loro prodotti. La conseguenza è che alcuni farmaci – ad esempio la reboxetina – vengono ammessi alla commercializzazione benché molte ricerche, tenute nascoste anche se maggiormente valide di quelle pubblicate, dimostrino la loro inefficacia e, in alcuni casi, la loro dannosità. Riprendendo l’esempio della reboxetina, giova ricordare come questo farmaco venga prescritto anche ai bambini in tutto il mondo in milioni di dosi. Non solo. Goldacre evidenzia anche alcuni casi di pazienti sottoposti a sperimentazione e ricompensati in denaro, articoli accademici considerati obiettivi ed invece redatti da collaboratori di case farmaceutiche ed intere riviste scientifiche di proprietà di queste aziende.

Le istituzioni e le associazioni professionali dovrebbero censurare certi comportamenti, ma, purtroppo, nulla viene fatto in proposito. La popolazione e gli stessi medici non sono a conoscenza del fenomeno e qui nasce la necessità che i risultati dei test clinici siano resi accessibili on-line indipendentemente dal loro risultato o dalla loro sponsorizzazione. La scienza moderna basa tutta la sua efficacia sull’Evidence based Medicine, la Medicina basata sulla prova. Ma quando vengono forniti dati falsati, è evidente che un medico sia indotto ad assumere decisioni sbagliate. Queste non condurranno al benessere del paziente, ma ad un suo peggioramento, se non alla morte. Le conseguenze di questa moderna scienza medica non si limitano solo a ridurre la vita degli uomini ad un insieme di valori statistici, ma portano a perdere di vista la complessità, l’importanza e la posizione dell’uomo nell’ambiente e nell’universo a noi ancora in gran parte sconosciuto.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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