Primi ad arrivare, ultimi a partire

Passata l’emergenza stretta, inizia un’altra fase: quella della ricostruzione e del ripristino delle condizioni di vita il più possibile simili a quelle normali. Bisogna continuare l’assistenza socio-sanitaria e costruire, di concerto con le istituzioni che individueranno necessità e luoghi, edifici necessari alle attività sociali.

L’emergenza causata dal terremoto a L’Aquila, la notte fra domenica 5 e lunedì 6 aprile, ha messo in evidenza che il “sistema Italia” funziona. La cosiddetta “macchina dei soccorsi” si è messa in moto immediatamente. Croce Rossa Italiana, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, dalle prime ore, hanno raggiunto le zone colpite soccorrendo i superstiti con il massimo delle risorse e dell’impegno possibili. Dal primo giorno, colonne della Croce Rossa si sono mosse da tutta Italia con i materiali necessari a prestare i primi soccorsi. Nel giro di 72 ore la Croce Rossa ha assunto la gestione diretta di 6 campi con 4.600 posti complessivi.

Le urgenze soddisfatte da subito sono quelle legate all’assistenza sanitaria, all’alimentazione ed a tutte quelle funzioni della vita quotidiana che in una situazione drammatica diventano impossibili. In poche ore sono diventati 6 i Presidi Medici Avanzati (PMA) della Croce Rossa in cui, dal primo momento ad oggi, sono stati effettuati ben 2.519 interventi di soccorso. Dopo la prima fase di soccorso è arrivato il momento in cui, al sostegno dei bisogni primari, è seguita la necessità urgente di sostegno sociale e psicologico. I problemi legati al cambiamento delle abitudini, alla noia dei campi, al pericolo che la nuova sistemazione potesse in qualche caso colpire la dignità della gente, diventavano priorità.

La Croce Rossa Italiana si è impegnata nell’organizzazione di sostegno socio-psicologico. Sulla costa pesarese, 104 Infermiere Volontarie CRI sono impegnate nell’attività di supporto infermieristico e socio psicologico alle persone ospitate nelle strutture alberghiere tra Alba Adriatica a Vasto. I bambini sono la parte più vulnerabile in questa triste vicenda. E la Croce Rossa sta dalla parte dei vulnerabili. Sono 4 le ludoteche messe a disposizione dal Ministero delle Pari Opportunità, gestite dalla Croce Rossa Italiana, fruibili da un totale di 200 bambini alla volta, a L’Aquila, nel campo Croce Rossa di Coppito. All’interno, tavolini, sedie, palloni da calcio, giocattoli, lavagne con gessetti, televisori, videogiochi e lettori DVD ed operatori travestiti da clown. Medici ed infermieri, veterinari e psicologi della Croce Rossa Italiana hanno iniziato un’attività di “Pet Therapy” (terapia che utilizza l’interazione uomini-animali) insieme ai bambini ospitati nei campi. In concreto, gli operatori promuovono la convivenza fra cani e bambini, spiegano come avvicinarsi correttamente agli animali, organizzano passeggiate in cui i bambini tengono i cani al guinzaglio. Questa attività ha innanzitutto il fine di distrarre i bambini dalle condizioni in cui il dramma li costringe, di sviluppare in loro la capacità di convivenza con gli animali e di intrattenerli con un’attività che li metta a contatto con la natura.

Passata l’emergenza stretta, inizia una fase altrettanto delicata: quella della ricostruzione e del ripristino delle condizioni di vita il più possibile simili a quelle normali. I soldi che la Croce Rossa Italiana raccoglierà, grazie alla straordinaria generosità mostrata dalla gente dentro e fuori i confini italiani, saranno utilizzati per continuare l’assistenza socio-sanitaria e per costruire, di concerto con le istituzioni che individueranno necessità e luoghi, edifici necessari alle attività sociali. Penso a centri per anziani, ludoteche, asili. Ringrazio per questo tutti, privati, aziende, gente comune, volontari ed operatori. Per quello che hanno fatto e per quello che faranno, per le donazioni arrivate e quelle che continueranno ad arrivare. Se siamo stati fra i primi ad arrivare in Abruzzo, saremo, quando i riflettori dei media si saranno spenti, certamente gli ultimi ad andare via.

Francesco Rocca
Commissario straordinario Croce Rossa italiana

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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