Ripristinare lo Stato di diritto

L’impulso e la responsabilità di trattare con i crimini di guerra, crimini contro l’umanità e il genocidio, continua a spettare -in primo luogo- a livello nazionale, e il tribunale nternazionale agisce come un catalizzatore, un custode e un’ultima istanza per le vittime di ottenere giustizia.

Richard Goldstone: tratto da “Prosecuting Sudan’s leader, Views, July 16
“….È giusto domandarsi se la miope accusa mossa al Presidente del Sudan, Omar Al Bashir, da parte della Corte Penale Internazionale metta a repentaglio un accordo di pace. In molti casi l’azione dell’ICC ha effettivamente rafforzato le prospettive di una pace giusta e sostenibile…”
Per quasi un ventennio l’Uganda è stata in balia di una guerra civile e il giudice iniziò le indagini solo dopo l’inizio del processo di pace.
La Corte Penale Internazionale può intervenire solo quando uno Stato non vuole o non può davvero indagare e perseguire i reati di sua competenza. L’impulso e la responsabilità di trattare crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio, continua a spettare – in primo luogo- a livello nazionale, e il tribunale internazionale agisce come un catalizzatore, un custode e un’ultima istanza per le vittime di ottenere giustizia.

Questo è uno dei punti di forza del tribunale, perché consente al giudice di agire come una forza trainante per gli sforzi nazionali per superare l’impunità. Una pace duratura può essere raggiunta solo prevedendo la responsabilità ed il risarcimento delle vittime dei crimini di guerra. Quali che siano i meccanismi di responsabilità adottati per fornire un risarcimento – azioni penali internazionali o locali o commissioni per la ricerca della verità e la riconciliazione – essi devono essere progettati in modo tale da favorire il ripristino dello Stato di diritto.

L’oblio per le colpe del passato indebolisce lo Stato di diritto. Esso consente l’impunità ed il procrastinarsi di un circolo vizioso della violenza. Pace e giustizia sono due facce della stessa medaglia: non ci può essere l’una senza l’altra. La ICC è stata operativa per un periodo di cinque anni. Avrà bisogno di più tempo per affermarsi come un importante strumento per la giustizia. Invece di criticare le sue attuali carenze, dobbiamo lavorare per migliorare le sue operazioni e la sua efficienza. Gli Stati Uniti e gli altri Paesi potenti non hanno ratificato lo statuto della Corte – spero che questo cambi dopo le elezioni negli Stati Uniti – ma questo non è motivo di critica per considerare il giudice inefficace nei paesi in cui essa è competente.

Emma Bonino
Vice presidente del Senato e fondatrice dell’ONG “Non c’è pace senza giustizia”

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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