
Non è la corruzione universitaria a far fuggire i cervelli, è l’umiliazione dei cervelli (che vadano o rimangano) a far dilagare la corruzione. Non sembri questione da poco, perché il ribaltamento dell’osservazione fatta da Raffaele Cantone è necessario, se si vuole passare dalla geremiade moralistica ai rimedi efficaci. Possiamo riprodurre all’infinito l’aneddotica dei figli imposti…