Gian Piero Scanu Dobbiamo fornire una risposta a tre diverse esigenze: riqualificare la spesa militare, rinnovare alcune linee dell’aeronautica e garantire un futuro al nostro sistema industriale. Negli ultimi anni sono cambiati radicalmente molti dei fattori che orientano ed influenzano il nostro modello di difesa. Il mutamento dello scenario geopolitico e la crisi economica costituiscono…
Il caso dell’uranio killer
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•Rosario Giorgio Costa La Commissione ha rilevato una condizione di forte preoccupazione nella popolazione, ma anche l’attenzione di istituzioni nazionali e locali e delle stesse Forze Armate. L’inchiesta parlamentare in corso sulle cause di malattia e di morte del personale militare impiegato in missioni all’estero o in installazioni e basi in Patria, comunemente ricondotta all’indagine…
Polveri di morte
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•Maria Antonietta Zoroddu Come quasi tutti i metalli “pesanti”, se in eccesso, l’uranio diviene tossico per l’uomo: si accumula nei reni, danneggiandoli, e nelle ossa, grazie alla sua affinità per i fosfati in esse presenti. Ma la pericolosità di questo elemento è dovuta soprattutto alla sua radioattività. Quale segno di speranza, all’uranio era stato attribuito…
I due lati di una “medaglia”
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•Antonietta Gatti, Stefano Montanari La genialità risiede non solo nell’aver trovato un’arma efficace per colpire il nemico, ma nell’averla trovata a buon mercato (quell’uranio è un rifiuto) e, in aggiunta, nel riuscire a sbarazzarsi di qualcosa, facendolo, più o meno, al di fuori di ogni controllo. Senza inoltrarsi nelle mille possibilita` di sottilizzare su chi…
Il fuoco amico
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•Antonietta Gatti, Stefano Montanari La nostra esperienza personale di laboratorio è quella di constatare malattie da polveri, nella quasi totalità dei casi di natura tumorale, in chi ha sostato in zone bombardate dalle Nazioni della coalizione occidentale. Fare prevenzione in guerra. Sembra quasi un ossimoro. Eppure, al di là di ogni considerazione umanitaria, o genericamente…
Una guerra “pulita”
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•Domenico Leggiero L’uranio impoverito, oltre ad essere un materiale altamente piroforico ed efficace in teatro operativo, presenta anche un altro grande vantaggio: è un materiale di scarto delle centrali nucleari che dovrebbe essere smaltito con costi particolarmente elevati. Dall’ultimo conflitto mondiale, in particolare dopo l’esplosione delle due bombe atomiche, l’umanità ha recepito il pericolo nucleare.…
Inquinamento post-bellico
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•Fernando Termentini Quando le munizioni al DU colpiscono l’obiettivo, il materiale si frantuma, disperdendo nell’ambiente schegge a bassa radioattività, ma altamente idrosolubili e nocive. Esse possono essere ingerite da animali al pascolo o sciogliersi nell’acqua, giungendo così fino all’uomo. In tema di guerra ed atti terroristici, è necessario non dimenticare che si tratta di eventi…
Un’indagine epidemiologica
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•Valerio Gennaro Quando ho partecipato al Comitato di Prevenzione e Controllo delle Malattie dei Militari (CPCM) del Ministero della Difesa, pur senza farmi grosse illusioni, pensavo che sarebbe stato possibile ottenere dati completi sulle storie dei militari. Il compito di un epidemiologo è quello di misurare. Ma senza i dati sull’esposizione (al fattore di rischio)…
La radioprotezione nei teatri operativi
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•Armando Benedetti Il personale del CISAM*, in collaborazione con quello del 7°, effettuò numerosi controlli e prelevò campioni di matrici ambientali. I valori di contaminazione da uranio raggiunsero i 3.000 Bq/kg, rispetto ad un “fondo” naturale di circa 20-40 Bq/kg. Kosovo In seguito dell’operazione Allied Force ed al successivo intervento di truppe italiane in Kosovo,…
Traffici di armi e rifiuti tossici
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•Mariangela Gritta Grainer In tutti questi anni sono emerse notizie che potrebbero collegare l’attività di inchiesta di Ilaria ad altri fatti tragici come, per esempio, il delitto Rostagno, la tragedia del traghetto Moby Prince (1991), l’omicidio dell’ufficiale del Sismi Vincenzo Li Causi, avvenuto proprio a Mogadiscio pochi mesi prima dell’assassinio di Ilaria e Miran… Un…