CHE GUEVARA – tu y todos

Mostra 27.3-30.6.2025

Dal 27 marzo al 30 giugno il Museo Civico Archeologico di Bologna ospiterà una mostra su Che Guevara, il rivoluzionario di Cuba, che morì per esecuzione dell’esercito boliviano nella sua ultima missione. 

Un personaggio che noi tutti conosciamo come il rivoluzionario Ernesto Guevara de la Serna, Che Guevara, comunemente detto il Che e che riconosciamo nella sua immagine-icona, una foto simbolo scattata da Alberta Korda.

Il titolo della mostra, curata da personaggi importanti, tra cui la moglie Aleida March ed il figlio scomparso nel 2022 Camillo Guevara, prende il nome da un verso di una poesia scritta proprio alla moglie prima di partire per la bolivia, dove fu catturato e giustiziato, “Tu y todos”. 

“Mia unica al mondo:/furtivamente ho rubato dalla credenza di Hikmet/questo unico verso innamorato, per farti sentire l’esatta dimensione del mio amore./eppure nel labirinto più profondo della conchiglia taciturna si incontrano e/ respingono i poli del mio spirito: tu y todos”. 

Lo scrittore, il medico, il politico, il rivoluzionario verrà rappresentato con i suoi ideali politici ed i suoi legami affettivi attraverso degli strumenti digitali ed interattivi che trasportano lo spettatore al centro. Oltre 2000 documenti inediti , lettere, appunti, diari, fotografie scattate da lui, immagini ufficiali e private. 

Tre narrazioni attraverso i canali multimediali, narrazione giornalistica che trasporta lo spettatore nella situazione geopolitica, ovvero nel contesto storico in cui ha vissuto, narrazione biografica tra discorsi pubblici e vita privata, dimensione intima attraverso i suoi scritti, registrazioni inedite di poesie scritte alla moglie Aleida. 

Il Che nasce il 14 giugno del 1928 in Argentina, nel 1953 si laurea in medicina, viaggia molto in motocicletta e studia il marxismo. Nel 1957 inizia a combattere, e poco dopo diventa il primo comandante di Fidel Castro. Dopo la rivoluzione a Cuba, di cui diventa l’eroe, vuole portare la rivoluzione socialista anche in Bolivia.

“Era abitudine del Che nella sua vita di guerrigliero, annotare meticolosamente in un diario personale le sue annotazioni, giorno per giorno”, “Il Che sapeva toccare le fibre più sensibili dei rivoluzionari”, scrive Fidel Castro in “Un introduzione necessaria”, al diario che il Che scrive dalla Bolivia e che viene pubblicato dal governo Cubano. Il Che scrive molto. 

“Mi portano all’oscuro luogo sotterraneo, tienilo stretto (il bacio,ndr), nell’archivio nebuloso del ricordo; usalo nelle notti di lacrime e di sogni/addio mia unica/ non ti faccia tremare la fame dei Lupine il freddo steppario dell’assenza: ti porto nel petto dalla parte del cuore/e ce ne andremo insieme, finchè la strada si dissolva..” ERNESTO CHE GUEVARA, POESIA ALLA MOGLIE ALEIDA-Ottobre 1966.

L’otto ottobre del 1967 viene catturato e giustiziato il giorno dopo.

La mostra sarà un percorso-sfida per lo spettatore che dovrà superare un “linea gialla”, rappresentata da una parete di immagini provenienti dalla Hollywood degli anni 50, quella del mondo consumista, ed arrivando in una realtà diversa, quella della povertà e delle ingiustizie sociali, il Che scrive:

“Il personaggio che ha scritto questi appunti è morto quando è tornato a posare i piedi sulla terra d’Argentina, e colui che li riordina li ripulisce: “io”, non sono io; perlomeno non si tratta dello stesso io interiore. Quel vagare senza meta per la nostra “Maiuscola America” mi ha cambiato più di quanto credessi”. (Ernesto Guevara in Notas de viaje.1952) 

Lo spettatore continua il suo percorso tra documenti in cui Ernesto Guevara, è divenuto il Che. Documenti che vanno dal 1959, anno della liberazione di Cuba, fino al 1967, anno dell’ultima missione, la Bolivia. 

Alla fine la spettacolare installazione di Michael Murphy, intitolata “Che: ritratto di Ernesto Guevara”, una ricostruzione tridimensionale del Che.

Michael Murphy è un noto artista e scultore americano, il pioniere dell’arte percettiva, famoso anche per il ritratto di Barack Obama per aver lavorato con noti marchi come Disney, Jordan, LG, Subaru e molti altri.

Martina Neri

Nata nel 1982. Tra i primi soci fondatori di @uxilia nei primi anni del 2000 e collaboratrice di socialnews mentre seguiva i corsi di psicologia. Inizia ad autopubblicare racconti e poesie e partecipa a numerose raccolte. Frequenta il il DAMS di Udine, cercando di apprendere le nozioni base della teoria cinematografica. Collabora con altre riviste online ed attualmente è iscritta al corso di Lettere all’università di Udine. 

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