I miei 6 bypass ed io: “in 7 corriamo per la pace”

di Angela Caporale

Lorenzo Lo Preiato parteciperà alla UNESCO Cities Marathon – Maratona della Pace @uxilia per portare il suo personalissimo messaggio di speranza: “La mia vita è diventata un messaggio di speranza. La maratona è impegno e solidarietà”.

foto da bologna.repubblica.it

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Lorenzo Lo Preiato la sua maratona l’ha già vinta. Era il 23 marzo 2004 e durante una visita di routine, il medico si è accorto di un apparentemente frequente disturbo tra gli atleti. “Due mesi dopo mi sono trovato operato al cuore e con 6 bypass. Da quel momento in poi è stato un riprendere a vivere in maniera diversa – spiega Lo Preiato – Ho dovuto approcciare lo sport in maniera diversa. Mi era stato concesso nuoto, bicicletta e corsa. Ho scelto quest’ultima perché vi ho trovato un grande supporto e un grande vantaggio: non sono mai solo. Quella è stata la gara più importante, quella in cui bisognava obbligatoriamente arrivare primi.” Dall’operazione alla maratona il passaggio è stato segnato anche dalla vittoria Olimpica di Stefano Baldini ad Atene, sempre nel 2004. In quel periodo Lo Preiato era in riabilitazione e, sulle ali dell’emozione, ha deciso che la maratona sarebbe stata il suo obiettivo. Un obiettivo raggiunto con successo nel 2010, quando ha partecipato a quella di New York: “Il tempo non è stato un granché, ma ho rotto una barriera: sono stato il primo runner a partecipare ad una manifestazione sportiva del genere con sei bypass, controllato a distanza dall’Italia dal mio medico.”

Da New York in poi, la “maratonite”, come la chiama Lo Preiato, è stata “come una malattia: quando ti prende, pur facendo tanta fatica, ti porta a pensare subito alla prossima.” Una in autunno e una in primavera, l’ex tennista non si è più fermato e parteciperà anche alla UNESCO Cities Marathon – Maratona per la pace @uxilia. “La maratona è portatrice di per sé di un messaggio importante. Non si inventa, è frutto di impegno, sacrificio. Nel mio caso – spiega Lo Preiato –  mi sento davvero coinvolto in questa attività perché credo che essa rappresenta sacrificio, fatica, impegno. Inoltre c’è anche la solidarietà. Si sprona il compagno, ci si trasmette forza a vicenda e, spesso, si condivide anche ciò di cui c’è bisogno. L’importante è arrivare tutti alla fine e con il sorriso sulle labbra”. Per questo la maratona è un’occasione particolarmente significativa per promuovere un valore come la pace. “In un mondo come il nostro, basti pensare all’attentato di Tunisi, veicolare questo messaggio positivo è fondamentale. Purtroppo il mondo cambia così velocemente e talvolta pure in peggio. C’è un forte bisogno di valori saldi e, soprattutto di speranza.” La stessa speranza che Lo Preiato porta sulla sua maglietta da gara che recita “Un cuore in corsa con 6 bypass per supportare la ricerca medica e dare speranza.” sintetizzando efficacemente  il messaggio del corridore che, domenica 29 marzo, accompagnerà @uxilia Onlus nella sua missione. “Ho scoperto la @nlus grazie ad alcuni amici. Ho accettato di partecipare in questo progetto con entusiasmo, pur essendo nella fase finale della preparazione. L’attività di associazioni del genere fa davvero bene a tutti ed è importante che ottenga la giusta visibilità”.

L’obiettivo di Lo Preiato è onorare al meglio l’appuntamento e accompagnare il più a lungo possibile i suoi compagni nel percorso che, partendo da Cividale del Friuli, attraverserà Palmanova per poi arrivare ad Aquileia. “Non vedo l’ora – sorride Lo Preiato – Spero che il mio messaggio di speranza, unito alla necessità di migliorare la prevenzione in campo sanitario senza dimenticare la ricerca, riesca a raggiungere la platea più ampia possibile. La nobiltà della causa fa la mia felicità.”

Angela Caporale
Caporedattrice di SocialNews

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