2012, l’anno del riscatto

Lucio Iavarone

Risale a due anni fa la costituzione del Coordinamento Comitati Fuochi per dare vita alla più grande azione legale della storia contro le istituzioni locali campane. Un vero e proprio esercito di cittadini attivi e consapevoli, decisi a restituire alle generazioni future una terra florida e non più avvelenata

terra dei fuochiQuando, un anno e mezzo fa, iniziammo questa avventura, non l’avremmo mai creduto. Nel giugno del 2012 ci ritrovammo in tanti in Parrocchia, da Padre Maurizio, nel Parco Verde di Caivano, chiamati ad un appello che era un grido di dolore, disperato. L’area settentrionale della Provincia di Napoli era invasa da decine e decide di roghi tossici ogni giorno, in pieno giorno, alla luce del sole, indisturbati. Si bruciavano rifiuti industriali di ogni tipo. Lo scenario, per chi giungeva in aereo, in treno da Nord o in auto dalla Roma – Napoli, era agghiacciante, non molto diverso da come potevano apparire i campi di battaglia afghani in piena guerra tra Talebani e truppe alleate delle Nazioni Unite.
Colonne di fumo nero che si inerpicano al cielo e ricadono ad ombrello sui terreni, sulle colture, nei nostri polmoni. Se oggi se ne vedono di meno, di giorno, non significa certo che siano diminuiti. Possiamo, invece, affermare di aver costretto i criminali a cambiare strategia: oggi, le nostre notti sono avvolte di fumo in maniera più subdola, le nostre case sono paralizzate e immerse in una grande nube tossica resa indisturbata dal sonno collettivo.
Nel luglio del 2012 è nato il Coordinamento Comitati Fuochi, una realtà che oggi conta oltre 60 comitati ed associazioni nella terra dei veleni. Da Castelvolturno fino a sud, al litorale flegreo, spingendosi nell’entroterra fino al nolano, un enorme parallelogramma racchiude Napoli, la zona settentrionale della sua provincia e quella meridionale di Caserta. Il CCF nasce proprio nella Parrocchia di Padre Maurizio, il 4 luglio 2012, nel corso di un’assemblea in cui si decide di avviare la più grande azione legale mai vista prima contro le istituzioni locali campane. Nasce da lì il grande coinvolgimento dei territori. In ogni Comune parte la raccolta delle firme a sostegno della maxiquerela e in pochissimo tempo vengono raccolte oltre 35.000 sottoscrizioni. Quell’azione legale porterà 20 sindaci ad essere inquisiti dalla Procura della Repubblica di Napoli per gravi omissioni nell’azione di contrasto al fenomeno degli sversamenti di rifiuti tossici e dei roghi.
Ed è da lì che parte il grande scatto di orgoglio. Da lì tanti comitati, associazioni, volontari, singoli cittadini, professionisti, insegnanti, medici scoprono improvvisamente di essere un “Popolo”. Scoprono che, nelle loro mani, si cela la concreta possibilità di determinare il proprio futuro, scardinando il consolidato sistema criminale tra imprenditoria malsana, politica collusa e criminalità organizzata alla base del biocidio nella nostra Regione.
Il Coordinamento si struttura subito per competenze, con tavoli di lavoro tematici: il tavolo legale conta quasi 30 avvocati, il tavolo medico scientifico tanti medici ed una rete di medici di base, il tavolo tecnico strutturale ingegneri ed esperti delle migliori tecniche di bonifica. Ancora, agronomi per lo studio di strategie di valorizzazione della ricerca e comunicazione della salubrità dell’agroalimentare campano con un marchio di garanzia e tracciabilità, il tavolo della comunicazione che elabora le migliori strategie comunicative e le apparizioni sui media, oltre che la partecipazione ed il coinvolgimento delle forme di arte più disparate, il tavolo socio educativo che consente di arrivare in tutte le scuole, ai ragazzi, ai giovani, per formare la nuova generazione che dovrà imparare ad amare, rispettare e difendere la propria terra.
Insomma, un esercito. Un Popolo che si è già rialzato. Un Popolo che ha ben chiara in mente la strada da tracciare e percorrere affinché si possa riparare all’ignavia dell’attuale generazione suicida e si possa restituire alle future generazioni la Terra più fertile e florida che il mondo conosca: la Campania Felix.

Lucio Iavarone
Portavoce Coordinamento Comitati Fuochi

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