La realtà di fronte. Retrospettiva su Robert Capa.

di Michela Arnò

Grande evento in esclusiva in Europa, quello organizzato a Villa Manin per celebrare il centenario dalla nascita del fotografo Robert Capa, considerato il padre del fotogiornalismo moderno. 180 fotografie in esposizione fino al 19 gennaio 2014.

Seconda guerra mondiale, Troina, Sicilia. Un anziano indica a un ufficiale americano quale strada hanno percorso i tedeschi. Agosto 1943. © Robert Capa / International Center of Photography / Magnum Photos

Seconda guerra mondiale, Troina, Sicilia. Un anziano indica a un ufficiale americano quale strada hanno percorso i tedeschi. Agosto 1943. © Robert Capa / International Center of Photography / Magnum Photos

Una retrospettiva che ripropone i migliori lavori di Robert Capa, accompagnata da una ricca sezione di fotografie dedicate al mondo del cinema che permetterà di approfondire un aspetto poco noto del lavoro di Capa, quello di cineasta e di fotografo di scena.

Pseudonimo di Endre Erno Friedmann, fotografo di guerra Budapestino che cominciò a fotografare per la prima volta a Berlino all’età di 18 anni quando cominciò a lavorare come fattorino e aiutante in un laboratorio presso Dephot. Il suo talento viene immediatamente scoperto e comincia ad occuparsi di cronaca locale divenendo, nel tempo, tra i fotografi di guerra più apprezzati.

Dall’animo irrequieto ed errabondo, seguì da vicino i tumulti parigini (A Parigi si innamora di Gerda Taro, profuga tedesca, diventata poi anch’essa fotoreporter, che lo accompagnerà per molti anni), facendosi inizialmente chiamare Edward (e spacciandosi per un famoso fotografo americano), e in seguito cambiando il nome in Robert Capa.
Segue e documenta la guerra civile spagnola e nel 1937 l’amata Gerda perde la vita a Brunete, schiacciata erroneamente da un carrarmato. Robert non si risolleverà mai dal dolore.
Fotografa, quindi la guerra sino-giapponese nel 1938 e dal 1941 al 1945 è fotografo di grandi eventi della Seconda Guerra Mondiale (scatti divenuti nel tempo tra i più celebrati dell’artista): documenta le vittorie degli alleati in Nord Africa e Sicilia, partecipa allo sbarco di Anzio e allo sbarco in Normandia.
In Germania, alla fine del conflitto mondiale, incontra e si innamora della famosissima attrice Ingrid Bergman con cui resterà per due anni.

Nel 1947, insieme ad altri celeberrimi fotografi (Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandivert), fonda l’agenzia Magnum di cui sarà presidente dal ’50.
Fotografa la guerra arabo-israeliana nel 1948 e la prima guerra d’Indocina nel 1954.
Proprio ad Hanoi, il 25 maggio del 1954, mentre accompagnava la missione militare francese da Namdinh al delta del Fiume Rosso, calpesta una mina anti-uomo, rimanendo ucciso.

Il lavoro di Robert Capa sarà ripercorso, grazie alla collaborazione dell’agenzia Magnum Photos di Parigi e dell’International Center of Photography di New York, nella mostra fotografica retrospettiva “Robert Capa, la Realtà di fronte” a Villa Manin (Passariano di Codroipo, UD) fino al 19 gennaio 2014 accompagnata da un’articolata serie di attività collaterali – “Sulle tracce di Robert Capa” – finalizzate ad approfondire specifici aspetti della vita di Robert Capa, della sua professione di fotografo e della sua fitta rete di relazioni con figure di spicco dell’arte, della cultura e del cinema internazionali.

Ogni fine settimana sono proposti incontri, proiezioni di documentari e film inediti in italia, diretti dallo stesso capa (The Journey) o a cui il fotografo collaborò (Espagñe; The 400 Million) o dedicati alla vita e alle opere del reporter (Heroes never die; Robert Capa. In love and war; L’homme qui voulait croire en sa légende; La maleta mexicana; La sombra del iceberg).

Per il programma completo: http://www.villamanin-eventi.it/mostra_capa.php

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