Il Papa risponde su quesiti di fede e spiega la solidarietà.

Leonardo da Vinci, Ultima cena, tempera grassa su intonaco, 1494-1498, 460cm X 880cm. Refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano.

Il Papa risponde ai quesiti di fede di Eugenio Scalfari attraverso una lettera pubblicata su ‘la Repubblica’. La fede, spiega Bergoglio, «è l’amore di Dio, per noi in Gesù Cristo. Dunque, la verità è una relazione!». Parole che esprimono il concetto dello spezzare del pane, della fratellanza e del sostegno reciproco. Un Dio che parla alla nostra coscienza e che ci invita ad intessere relazioni, a venire incontro alle sofferenze del prossimo. Ancora, il Papa, in visita al centro Astalli, di Roma, si rivolge ai consacrati: «Solidarietà è una parola che fa paura per il mondo più sviluppato. Cercano di non dirla. È quasi una parolaccia per loro. Ma, è la nostra parola! Servire significa riconoscere e accogliere le domande di giustizia, di speranza, e cercare insieme delle strade, dei percorsi concreti di liberazione». E con queste parole apre le porte dell’accoglienza ai conventi che «non sono nostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati. Il Signore chiama a vivere con generosità e coraggio l’accoglienza nei conventi vuoti (…) I conventi vuoti non servano alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare soldi». Parole e fatti che segnano il mutare della Chiesa in una strada in salita.

Per approfondimenti:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/09/10/Papa-arriva-centro-Astalli-senza-scorta-_9276434.html

di Tiziana Mazzaglia


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