“Soldatini di piombo”

Alberto Zeppieri

«Per me è stato emozionante cantare un tema così importante» – svela Cristian – «È un vero onore poterlo fare a fianco di @uxilia e dell’Unicef e sensibilizzare tutti su questa piaga che esiste ancora in molti Paesi del mondo».

Cosa c’entra con @uxilia Cristian Imparato, il talentuoso ragazzo palermitano di 16 anni che nel 2010 ha vinto l’edizione di “Io Canto”?
Per cercare di spiegarlo al meglio, vorrei raccontarvi una storia.
Mi chiamo Alberto Zeppieri, sono un produttore discografico udinese, giornalista pubblicista ed autore di canzoni. È una mattina dello scorso agosto e sto andando in auto a Verona con Marco Anzovino, validissimo musicista ed arrangiatore pordenonese. Mi accompagna in uno studio di registrazione per alcuni interventi musicali in una mia produzione intitolata “Capo Verde, terra d’amore”. Durante il tragitto, Marco mi propone l’ascolto di alcuni brani ai quali lui sta lavorando. Tra questi, vengo colpito dall’interpretazione di Cristian Imparato, un ragazzo che, francamente, all’epoca non conoscevo, non essendo mia abitudine seguire alla televisione i “talent”. Una canzone, in particolare, mi affascina per la sua intensità emotiva. Chiedo allora a Marco: «Bella questa canzone… tratta il tema dei bambini soldato, vero?». Mi risponde: «No, veramente è generica. Cosa intendi per bambini soldato?». Capisco, così, che la vicinanza al tema è puramente casuale. Suggerisco, allora, a Marco di apportare delle modifiche al testo, perché diventi, a tutti gli effetti, una canzone che sensibilizzi l’opinione pubblica, informandola su una piaga sociale che @uxilia ben conosce e sulla quale si batte da tempo affinché venga debellata. Percependo l’importanza dell’intuizione, Marco Anzovino rilancia con una controproposta: «Hai carta bianca: prendendo spunto da quello che già ti piace delle mie parole, scrivi tu un nuovo testo».
Un paio di giorno dopo gli propongo il mio adattamento di “Verrà un giorno nuovo”, con il sottotitolo “Soldatini di piombo”, a significare non tanto i personaggi della fiaba di Hans Christian Andersen, quanto i piccoli soldati ed il piombo dei loro proiettili.
Del progetto di Imparato, Marco è il produttore artistico. Ne parla in maniera entusiastica con David Marchetti (già collaboratore di Anna Tatangelo, con la quale vinse Sanremo giovani in qualità di autore di “Doppiamente fragili”), produttore esecutivo e titolare dell’etichetta Ghiro Records, che poco tempo prima aveva messo sotto contratto il giovane Cristian.
«È stato Stefano Mantovani, un bassista di Udine, a parlarmi di Cristian – confesserà, poi, David – facendomi ascoltare una sua cover di un brano di Whitney Houston. Il ragazzo mi è piaciuto molto e ho voluto incontrarlo. Poi ho deciso di fare un disco con lui».
Viene coinvolto anche Remo Anzovino, musicista immenso, compositore ed arrangiatore, fratello maggiore di Marco. Remo aveva già realizzato per me un duetto artistico con Gino Paoli (la bellissima “Santo me”). Aggiunge la sua arte: scrive e dirige gli arrangiamenti, componendo anche alcuni passaggi della musica, scritta dal fratello con il contributo di Alessandro Gallo.
In seguito, Cristian ha cominciato ad innamorarsi del nuovo testo e ne ha compreso ogni singola sfumatura, interpretandolo da grande artista:
“Non lo so a chi servirà un salto in aria e poi a terra, senza nessuna pietà.
Che cosa resta sul fiume e più in là?: uniformi e spose, sangue attorno soldatini di piombo.
Non so che cosa sono io… io che non so più disegnare. Non sai come mi sento io, davanti agli occhi
di chi muore.
Verrà un giorno nuovo, dove non dovrai sparare: terre libere per vivere. Dove un uomo insegna ed un bambino può imparare a far crescere i suoi sogni.
Non mi chiedo come o perché siam bravi tutti a dar risposte, finché non tocca a te.
E qui si può morir così, senza più un briciolo di amore; lo sai si può morir così, in onda alla televisione.
Verrà un giorno nuovo, dove non dovrai scappare: donne libere di ridere. L’energia del sole sarà bello respirare, aria fresca a primavera…”
«Per me è stato emozionante cantare un tema così importante» – svela Cristian – «È un vero onore poterlo fare a fianco di @uxilia e dell’Unicef e sensibilizzare tutti su questa piaga che esiste ancora in molti Paesi del mondo».
Se è vero che amore è dare e darsi, ecco spiegato il ponte di solidarietà tra Cristian Imparato ed il medico Massimiliano Fanni Canelles, Presidente di @uxilia, Onlus per la tutela dei soggetti deboli. Fanni Canelles trascorre spesso le sue ferie lontano dalla famiglia, là dove la sua presenza può essere d’aiuto, nelle zone più ‘calde’ del Pianeta: Iraq, Palestina, Darfur, Pakistan, Afghanistan… dov’è infatti andato a curare bambini. Nello Sri Lanka (ex Ceylon) ha salvato una bambina soldato stuprata da 10 militari delle Tigri Tamil: i compaesani volevano ucciderla perché aveva avuto una figlia dai nemici. Fanni Canelles è riuscito a portare al sicuro lei e la sua piccola. In segno di riconoscenza, la giovane mamma ha chiamato la bambina “Monna Lisa”, credendo fosse il nome di una regina italiana.
Cristian è forse il testimonial più credibile per @uxilia su questo argomento, proprio per la sua età, che potrebbe essere quella dei Soldatini di piombo.
Sulla sua pagina Facebook, alla fine del video “backstage” di questa canzone (www.youtube.com/watch?v=K0OmgVD2xNw), Cristian scrive: «Sto realizzando il mio sogno, che è semplicemente quello di poter cantare. Vorrei che anche altri ragazzi potessero realizzare il loro, che è semplicemente quello di vivere senza dover combattere e soffrire per le guerre».

Alberto Zeppieri
Giornalista e produttore discografico

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