Il movimento equosolidale propone un’alternativa concreta per scelte di consumo responsabile, alla portata di ogni cittadino. In Italia, almeno 350 organizzazioni – cooperative ed associazioni senza scopo di lucro – promuovono i principi ed i valori del Fair Trade, attraverso una rete di circa 500 Botteghe del Mondo.
Il Commercio Equo e Solidale coinvolge milioni di lavoratori in tutto il mondo, contadini ed artigiani di Africa, Asia, America Latina, garantendo loro l’accesso al mercato nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. In oltre quarant’anni, il movimento è cresciuto in maniera esponenziale, nonostante le difficoltà dettate dal normale andamento del mercato internazionale e da regole inique causa di ingiustizia e povertà, soprattutto nel Sud del mondo. Il movimento equosolidale propone un’alternativa concreta per scelte di consumo responsabile, alla portata di ogni cittadino. In Italia, almeno 350 organizzazioni – cooperative ed associazioni senza scopo di lucro – promuovono i principi ed i valori del Fair Trade, attraverso una rete di circa 500 Botteghe del Mondo, i negozi specializzati nella vendita dei prodotti del Commercio Equo e Solidale. A Roma, Pangea – Niente Troppo è una cooperativa sociale impegnata da 18 anni nella diffusione del Commercio Equo e Solidale, della Finanza Etica e del Turismo Responsabile come strumenti efficaci di cambiamento per un futuro sostenibile. La “maggiore età”, come spesso accade, ci ha portati a riflettere su quanto realizzato negli anni, a ricordare come all’inizio del nostro cammino quasi nessuno comprendeva ciò che intendevamo proporre ed a condividere nuovi obiettivi per continuare ad agire da protagonisti in questo progetto di cambiamento.
La Cooperativa è senza dubbio cresciuta – ad oggi, Pangea – Niente Troppo gestisce 7 Botteghe del Mondo e fattura oltre 1.200.000 euro – e l’ambizioso obiettivo comune è quello di essere impresa sociale sostenibile. Tuttavia, il sogno di un’economia “a misura d’uomo” non può prescindere dalle esperienze personali di chi, un giorno di tanti anni fa, si è incontrato ed ha cominciato a discutere intorno ad un tavolo di un futuro socio-economico più equo. Tutte le grandi avventure iniziano per caso e quasi tutte nascono da una serata tra amici, complici un bicchiere di vino e della buona cucina. Cominciammo a parlare di Commercio Equo e di quanto esso costituisse una valida alternativa per contribuire a cambiare quelle cose nel mondo che danno fastidio, fanno arrabbiare. Leggevamo quotidianamente storie di ingiustizie sociali, soprusi economici, perdita di dignità per milioni di contadini ed artigiani del Sud del mondo. Molti di noi avevano visitato Paesi lontani, erano entrati in contatto con le culture locali ed avevano ascoltato la voce degli sfruttati e degli sconfitti. Intorno a quel tavolo, decidemmo che non potevamo restare fermi a guardare, non potevamo rimanere immobili in quel sistema socio-economico perverso. Conoscevamo il Commercio Equo e Solidale, sapevamo quanto i suoi criteri e le sue regole potessero davvero cambiare le cose: il rispetto dei diritti umani, la tutela dell’ambiente, la scelta di colture indigene, la retribuzione giusta ed equa, indipendente dalle distorsioni del mercato internazionale, il prefinanziamento, la formazione e gli investimenti in progetti di natura sociale per le comunità locali. Non volevamo creare una nicchia di mercato, né limitarci ad essere “testimonianza o beneficenza”.
Desideravamo affiancarci ai potenti e creare un’alternativa concreta. Ricordiamo ancora le ore trascorse a sognare con entusiasmo, a portare sul tavolo tante idee, tanti progetti. Iniziammo così. Era il 1993. Oggi festeggiamo i nostri 18 anni di attività e riguardiamo al passato con orgoglio e soddisfazione. In 18 anni abbiamo aperto 7 Botteghe del Mondo in cui i cittadini di Roma e provincia (due delle nostre Botteghe sono a Monterotondo e Passo Corese) possono trovare non solo merci, ma idee e spunti di riflessione sullo sviluppo sostenibile, sulla giustizia sociale ed economica, sul consumo responsabile. Abbiamo venduto i prodotti di contadini ed artigiani del Sud del mondo a centinaia di negozi, supermercati, erboristerie. Siamo entrati in contatto con decine di gruppi di acquisto e, quindi, con centinaia di famiglie che hanno così conosciuto le problematiche e le potenzialità di America Latina, Africa, Asia. Abbiamo portato i temi del Commercio Equo e del consumo critico sui banchi di decine di scuole, insegnando a centinaia di bambini e ragazzi quanto i nostri gesti quotidiani di acquisto e consumo possano fare la differenza. In 18 anni abbiamo organizzato decine di eventi in piazze, teatri, locali per diffondere l’idea che un altro mondo è possibile. Abbiamo stretto delle importanti partnership con altre realtà di Fair Trade europeo ed abbiamo realizzato un progetto di importazione diretta con gli artigiani della Ruashi, Repubblica Democratica del Congo, offrendo loro una chance in più per l’indipendenza economica ed il riscatto sociale.
Abbiamo raggiunto questi piccoli-grandi risultati anche grazie al valore del Volontariato. Iniziammo noi stessi come volontari, perché spinti da motivazione e determinazione. Oggi siamo circondati da ragazze e ragazzi, donne e uomini che, quotidianamente, ognuno con le proprie possibilità, scelgono di investire il loro tempo in un’economia altra, mettono a disposizione le loro competenze per il Commercio Equo e Solidale, diventano parte di Pangea – Niente Troppo. Grazie a loro riusciamo a parlare ad un pubblico più ampio. I volontari ci aiutano a maturare la percezione del nostro movimento all’esterno, permettendoci di rispondere alle esigenze dei consumatori. I giovani volontari apportano nuove idee, nuovi spunti di riflessione. Fanno del Commercio Equo e Solidale un ambiente dinamico ed attivo, in cui dare spazio a nuove ispirazioni. La presenza di una base sociale attiva – soci consumatori, lavoratori e volontari – non è un elemento facoltativo per il movimento del Commercio Equo e Solidale italiano. Costituisce un fattore distintivo ed identitario. È ciò che lo rende “movimento”. Il Commercio Equo e Solidale è infatti, innanzitutto, un movimento di donne e uomini che credono nella possibilità di contribuire, attraverso scelte individuali ed azioni collettive, alla costruzione di un mondo migliore, figlio di un modo più giusto di intendere l’agire economico. Al contempo, le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale (ed anche la nostra Cooperativa) intraprendono sempre più percorsi per divenire a tutti gli effetti delle “imprese sociali”. Questo è un passo importante ed impegnativo, per il movimento in generale e per Pangea – Niente Troppo in particolare. Ed è un percorso che, ovviamente, ci pone di fronte a situazioni differenti e ad esigenze in parte nuove. La base sociale di una Cooperativa è il vero quid in più di cui questa si può avvalere per il successo nel perseguimento dei propri fini. Le nostre 18 candeline, quindi, le dedichiamo a tutti coloro i quali, in questi anni, hanno contribuito al raggiungimento di tanti traguardi, offrendo volontariamente il proprio tempo, le proprie competenze ed il proprio entusiasmo. In Italia, i volontari attivi nel Commercio Equo e Solidale sono oltre 5.000, arrivando a 100.000 in tutta Europa: un esercito pacifico che crede che un altro mondo sia possibile.
Andrea Pietropaoli
Responsabile di comunicazione e marketing di Pangea,
associazione specializzata in Commercio Equo e Solidale,
della Finanza Etica e del Turismo Responsabile