Obiettivo rinnovabili

Stefania Prestigiacomo

L’Unione europea ha fissato per l’Italia l’obiettivo del 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili nel 2020. Attualmente, siamo all’8% (nel 2005 eravamo al 5%) con un trend di crescita positivo che rende l’obiettivo Ue effettivamente raggiungibile, anche se ci sarà molto da lavorare.

Le energie rinnovabili costituiscono oggi la frontiera della sostenibilità ambientale. Le economie emergenti, come Cina e India, le quali necessitano di una quantità maggiore di elettricità, e le grandi economie sviluppate, stanno sostenendo lo sviluppo e la diffusione delle rinnovabili con misure incentivanti ed investimenti massicci: 525 miliardi di dollari tra il 2008 ed il 2010, con una crescita del 30% nell’ultimo anno, nonostante la crisi economica. Secondo il World Energy Outlook 2010 dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, la stima sugli investimenti nel settore per i prossimi 25 anni è pari a 5.700 miliardi di dollari. Il rapido incremento delle rinnovabili è associato alla crescita di imprese nuove che competono nel mercato mondiale dell’energia con tecnologie innovative impensabili fino a qualche anno fa. L’Unione europea ha fissato per l’Italia l’obiettivo del 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili nel 2020. Attualmente, siamo all’8% (nel 2005 eravamo al 5%) con un trend di crescita positivo che rende l’obiettivo Ue effettivamente raggiungibile, anche se ci sarà molto da lavorare. Si creerà, però, anche nuova occupazione: secondo una stima del Cnel, ci saranno 100.000 nuovi posti di lavoro. L’energia prodotta da fonti rinnovabili costituisce una sfida ambientale globale ed una sfida economica per il futuro del nostro Paese. Il valore strategico, inoltre, è legato alla sicurezza ed alla diversificazione delle fonti per evitare di diventare totalmente dipendenti dalle importazioni di carbone, petrolio e gas. Il provvedimento sulle fonti rinnovabili approvato ai primi di maggio dal Consiglio dei Ministri rappresenta una grande vittoria per l’ambiente ed una grande sfida nello sviluppo sostenibile. Si tratta di un intervento che sostiene un settore strategicamente decisivo per il futuro dell’energia, rafforzando le prospettive di crescita di un comparto in espansione. È stata anche favorita in modo significativo la diffusione di quel piccolo solare diffuso che punta a rendere energeticamente autonome aziende ed abitazioni. Rappresenta un elemento importante nel piano di riqualificazione del territorio e dei centri urbani. Assicurando certezze per gli investimenti nel breve e nel lungo periodo, il provvedimento alimenterà la spinta virtuosa verso nuove tecnologie energetiche amiche dell’ambiente ed aiuterà in maniera decisiva l’Italia a raggiungere i target di riduzione di CO2 fissati a livello internazionale. È, insomma, un obiettivo, raggiunto attraverso un confronto schietto e serrato a tutti i livelli, che alla fine premierà il futuro dell’Italia.

La scelta del Governo a favore delle energie rinnovabili è forte ed irreversibile. Riteniamo che il solare, il fotovoltaico, l’eolico, le biomasse e l’idroelettrico debbano essere parte integrante e rilevante del mix energetico dell’Italia del futuro. Il Ministero dell’Ambiente ha emanato diversi bandi per la promozione delle fonti rinnovabili, come quello su “Bike sharing e fonti rinnovabili”. Uno stanziamento di 14 milioni di euro ha finanziato 57 interventi, scelti tra oltre 3.000 proposte, per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita, la realizzazione o il completamento di piste ciclabili, l’allestimento di parcheggi attrezzati riservati alle biciclette, l’installazione di colonnine di ricarica ed impianti ad energia rinnovabile posti a supporto del servizio di bike sharing. L’elevato numero di progetti presentati – recentemente in mostra a Roma, in occasione della seconda Giornata nazionale della bicicletta, fortemente voluta dal Ministero per promuovere la mobilità sostenibile – ha rivelato la grande attenzione da parte dei Comuni italiani verso la bicicletta quale mezzo di trasporto alternativo nelle aree urbane, ma anche come strumento di scoperta e valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale. Si stanno compiendo, insomma, numerosi passi lungo la strada che porta l’Italia verso lo sviluppo sostenibile. L’eco-sostenibilità deve costituire il nostro traguardo e oggi, tutti, abbiamo il dovere di prefissarla come un obiettivo comune ed importante.

Stefania Prestigiacomo
Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

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