Essere disabili è essere consapevoli che la compassione non aiuta a vivere, e nemmeno l’illusione di una guarigione che probabilmente non arriverà mai. La vita da vivere è questa. Qui. Ora. Ed è giusto che sia una vita splendida, nonostante tutto.
Essere disabili è ridere di cuore con qualcuno e sorridere di cuore per qualcuno, anche quando la vita a te non sorride e non ti risparmia un nuovo dolore che si somma al grande fardello che hai nel cuore. E’ gioire nel profondo delle gioie degli altri anche quando sotto sotto vorremmo che quella fosse anche una gioia per noi stessi. Essere disabili è volere, nel proprio piccolo, cambiare il mondo per renderlo un po’ più comprensivo, meno cieco di fronte alle diversità, più profondo. E’ sentirsi persona in mezzo a tante persone. E’ essere consapevoli che la compassione non aiuta a vivere, e nemmeno l’illusione di una guarigione che probabilmente non arriverà mai. La vita da vivere è questa. Qui. Ora. Ed è giusto che sia una vita splendida, nonostante tutto.“Ci penso io” nasce con e per questi principi. E con la convinzione che lo sport sia un’esperienza sana, positiva di per se stessa, ed anche un mezzo efficace per integrare le persone disabili in un contesto variegato, socialmente stimolante e formativo. Come associazione sportivo-dilettantistica, quindi, a fianco delle associazioni sportive iscritte al Comitato Italiano Paraolimpico Provinciale, si impegna a sostenerle e a creare nuovi obiettivi per semplificare un futuro ad oggi troppo incerto. In particolare, “Ci penso io” si impegna a sostenere le associazioni e gli atleti della provincia di Bologna che si sono candidati per rappresentare l’Italia ai giochi Paraolimpici di Pechino 2008, realizzare campi estivi di avvicinamento allo sport per disabili, creare borse di studio per disabili presso l’Università di Bologna, lavorare fianco a fianco al Comitato Italiano Paraolimpico per poter strutturare al meglio ogni evento legato alla disabilità e rendere più agevole la vita di tutti i giorni con nuove proposte per l’abbattimento delle barriere architettoniche.“Ci penso io” ha festeggiato la sua nascita al Carlton Hotel di Bologna con una cena di
beneficenza, allietata dall’allegria di Veronica e Malandrino, durante la quale si è tenuta un’asta di beneficenza a favore del Comitato Paralimpico Italiano. La serata ha inoltre permesso alla nostra atleta paraolimpica Silvia Veratti di esporre il problema che potrebbe impedirle di gareggiare alle olimpiadi di Pechino 2008: come fantina di dressage, infatti, si trova senza cavallo per infortunio dello stesso. “Ci penso io”, così, si vuole impegnare in un’opera di sensibilizzazione per poterla aiutare, e proseguirà nel suo intento in occasione dello “Sganassau in tour”, il 27 luglio al Parco Battonelli a Marzabotto, gran varietà condotto da Barbara Chiappini e Natalie Caldonazzo, in una kermesse che vede tra gli altri artisti Duilio Pizzocchi, Giuseppe Giacobazzi, Paolo Cevoli, i Turbolenti e tanti altri.Questo evento, come gli altri che “Ci penso io” realizzerà, permetterà di perseguire gli obiettivi prefissati a favore dei disabili, nell’ottica di valorizzare le risorse, le potenzialità e la voglia di vivere una vita che si possa percepire il più possibile autentica e ricca di effettive opportunità.
Valentina Tommaso e Davide Donadi di “Ci penso io”
Katia Ricciarelli e Aida Yespica,
Madrine alla nascita dell’associazione “Ci penso io”