“Quanta puzza quanta munnezza”

Nel video che spopola su internet, Gianluca Manzieri, comico, attore e dj napoletano chiama in causa davvero tutti, dal sindaco Jervolino, al presidente della regione Bassolino, all’ormai ex ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio, fino al premier Prodi, e naturalmente il commissario De Gennaro

Ricordate “Toda Joia Toda Belleza” la canzone di Roj Paci diventata il tormentone dell’estate 2007? Bene, rivive in questi giorni, sotto forma di parodia rivista e corretta, per raccontare nientemeno che il dramma della Campania, una regione che sta sprofondando in un mare di immondizia e diventa: “quanta puzza quanta munnezza”.

L’idea è di Gianluca Manzieri, comico, attore, dj napoletano di radio Kiss Kiss, il quale, nel video che spopola su internet, chiama in causa davvero tutti, dal Sindaco Jervolino, al Presidente della regione Bassolino, all’ormai ex Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio, fino al Premier Prodi, e naturalmente non poteva mancare il commissario De Gennaro.

De Gennaro, già capo della polizia e capo di gabinetto del Ministero dell’Interno, era stato nominato qualche settimana fa commissario straordinario del Governo, chiamato d’urgenza da Prodi per risolvere, con l’aiuto addirittura dell’esercito, il decennale problema dei rifiuti in Campania; ma finora, ahimè, non sembra riuscire a far fronte alla crisi, al mare di sacchetti puzzolenti che hanno sommerso Napoli e provincia rendendo la zona invivibile e alla opposizione delle popolazioni che non vogliono la discarica sotto casa. Per non parlare dell’assenza degli inceneritori di cui si parla in realtà al processo che è in corso alla Impregilo, la società dei Romiti che avrebbe dovuto risolvere il problema: era assegnataria di un mega appalto, ma in realtà non ha concluso nulla e il tutto è finito davanti alla Procura della Repubblica, e si sta tenendo in questi giorni il processo. Le strade di conseguenza sono invase di spazzatura, che neppure l’esercito riesce a raccogliere; cresce dunque l’emergenza sanitaria; la diossina sprigionata dai cassonetti dati alle fiamme raggiunge livelli sempre più alti, i topi proliferano, gli animali si ammalano perché pascolano vicino alle discariche negli stessi campi che gli agricoltori coltivano, tutti terreni contaminati. E il tempo passa, ormai si avvicina l’estate e con il caldo il cattivo odore aumenta e la crisi si fa sempre più difficile da gestire. Intanto diminuiscono drasticamente le prenotazioni dei turisti per la prossima estate preannunciando perdite anche in questo settore. Un allarme, insomma. Di concreto, dunque, resta solo la creatività napoletana, di chi con i cumuli di monnezza ci deve convivere. E qualcuno ha deciso di farla diventare quasi uno sport: “Il salto in lungo nella monnezza”. E c’è anche chi della spazzatura fa un’arte, come Alessandro Monticelli e Claudio Pagone, due artisti che hanno comprato 300 kg di spazzatura napoletana su e-bay e armati di mascherina antismog l’hanno usata per fare una scultura: “La venere dell’immondizia”, esposta in una galleria d’arte di Sulmona. E sul web si scatena la creatività: navigando fra i video si trova un filmato che riprende la canzone di Frangetta “Milano is burning”, che in versione napoletana diventa “Munnezza is burning”. L’immondizia come fonte di ispirazione, oppure come l’oggetto che simboleggia al meglio questi anni 2000, gli anni della spazzatura: spazzatura televisiva a base di reality per guardoni; programmi, tette, gnocca, culo a qualsiasi ora, compiaciute banalità e scuole dove i ragazzi imparano che chi si laurea e fa il precario è uno sfigato, chi sa ballare è un vincente, anche se dura solo una stagione. Per non parlare della politica, che offre governi il cui collante è l’odio per l’avversario, che si fa travolgere dalla monnezza napoletana, bipartisan visto che non ha mai espresso una preferenza a destra o sinistra. Oggi il cassonetto è al centro della Società italiana, nel cassonetto si fa politica, si esorcizzano paure e si sfogano sindromi Nimby: Not In My Back Yard – “Non nel mio giardino”; e ci si gettano i bambini appena nati, come se fossero dei rifiuti a perdere.

 Angelo Maria Perrino
Direttore di “Affari Italiani”

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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