Murales in corsia per aiutare i piccoli pazienti a superare la paura dell’ospedale

Il progetto si chiama “Non avere paura” ed è stato ideato dal team infermieristico insieme all’artista e alle associazioni di volontariato che collaborano con la pediatria di urgenza. L’obiettivo? Accompagnare i bambini e i loro familiari nel percorso di accesso al reparto per superare, con l’aiuto di professionisti, paure, timori e incertezze che è naturale provare quando si arriva in Pronto soccorso. 

I disegni sulle pareti racconteranno la storia di una scimmietta che arriva al Sant’Orsola con il suo aquilone rovinato dai fulmini e dalla tempesta. Durante il suo viaggio, troverà chi la aiuterà a ripararlo, facendole scoprire come colorarlo ed averne cura. “I giovani pazienti arrivano qui con patologie di vario genere, un po’come la scimmietta che ha rotto il suo aquilone – racconta la coordinatrice del personale infermieristico, Virginia Lepore. Lungo il cammino la scimmia incontrerà un drago spaventoso, come può essere spaventoso l’operatore sanitario per il bambino, ma di lui imparerà a fidarsi e con il suo aiuto riuscirà a riparare l’aquilone, cioè la sua salute: il suo bene più prezioso”. 

Il reparto accoglie una media di 23.800 pazienti ogni anno: nel 2018 sono stati quasi 25mila, con un’età mediamente compresa tra i 3 e i 6 anni. A lavori ultimati sarà possibile percorrere i locali del reparto, dall’ingresso alle due sale d’attesa, passando per i corridoi, “leggendo” questa nuova fiaba. 

“È un progetto che ci sta molto a cuore – racconta il direttore Marcello Lanari, responsabile della unità operativa di pediatria d’urgenza, pronto soccorso pediatrico e osservazione breve intensiva –. Non è solo la patologia dei pazienti che ci interessa, ma anche il loro equilibrio emotivo: pensiamo che questa fiaba aiuterà i bambini a gestire l’ansia, ma anche a predisporli ad un rapporto più aperto e sereno con il personale”. Cieli azzurri, nuvole, colline verdi sono l’ambientazione del racconto illustrato, tutto dipinto con colori atossici per non mettere a rischio la salute, già delicata, dei tanti pazienti che entrano in reparto. Proprio per questo motivo l’artista, Marco Alpi, street-artist romagnolo diplomatosi a Bologna, non ha usato bombolette spray, ma solo pennelli e colori naturali. 

Sulla stessa linea, il pronto soccorso pediatrico ha già da tempo all’attivo altri progetti e collaborazioni con associazioni che si occupano dell’infanzia. Durante l’anno, a fare compagnia ai piccoli pazienti e ai loro accompagnatori ci sono i clown e la musica, c’è Bibli-os’ che gestisce la biblioteca e organizza le letture per i piccoli degenti, e ci sono i Camici Gialli, gli animatori professionali dell’associazione Pollicino. Proprio Bibli-os’ e Pollicino hanno avuto un ruolo attivo anche in questo progetto: il primo installerà, lungo il murales, delle librerie ad altezza bimbo, una sorta di book-sharing con favole e racconti illustrati che i piccoli potranno prendere in prestito liberamente. Pollicino, invece, durante l’inaugurazione organizzerà un laboratorio nel quale i pazienti potranno “aggiustare” l’aquilone utilizzando patch e colori, lasciando l’impronta delle loro mani sui muri della corsia.

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