Qual è il costo di un prestito?

Il tasso d’interesse di rifinanziamento della Bce è in calo dall’8 ottobre 2008 (quando era pari al 4.25%) ed è vicino allo zero o a zero da vari mesi. Indirettamente, per rendere l’idea, chi ha investito i propri risparmi, per esempio acquistando il Btp decennale, è passato da un rendimento medio annuo del 7.48% di novembre 2011 a poco più dell’1% dell’estate 2016. Chi, invece, doveva rimborsare un prestito negoziato a un tasso variabile ha beneficiato di un continuo calo degli interessi da pagare per il calo dell’euribor trimestrale generalmente utilizzato per calcolare la rata del mutuo. È chiaramente andato peggio a chi aveva un mutuo a tasso fisso.

Tale tendenza è, tuttavia, destinata ad invertirsi e negli Usa hanno da tempo iniziato una fase di aumento dei tassi fino all’ultimo intervento di metà marzo scorso che ha portato il Federal Funds Target Rate nel range 0.75%/1%. Inoltre, è allo studio una nuova metodologia ibrida di calcolo dell’euribor, molto probabilmente, per impedirli nuovamente di andare in terreno negativo ciò che penalizza fortemente le banche a livello commissionale, in entrambi i sensi.

Nel prossimo futuro assisteremo molto probabilmente ad un progressivo aumento del tasso della Bce (strettamente imparentato con l’euribor) che avrà delle ripercussioni sulle rate dei mutui negoziati a tasso variabile (del tipo euribor a 3 mesi più uno spread del 2% ad esempio). Per dirla tutta, anche l’accensione di un mutuo a tasso fisso verrà condizionata dal rialzo del tasso di rifinanziamento europeo. Infatti, il tasso fisso del prestito sarà molto diverso se negoziato con un tasso Bce dello 0.25% o del 4%… senza parlare delle attese sui tassi e cosi via.

euribos e proiezioni prestito

Il grafico mostra l’andamento storico dell’euribor a 3 mesi e le proiezioni nei prossimi 10 anni. Pertanto, al momento, si ipotizza che l’euribor a 3 mesi possa essere molto vicino al 2% nel 2027. Ricordo che il tasso attuale è di -0.34% circa (tasso negativo). Un +2% rispetto all’attuale tasso negativo sarebbe un’esagerazione anche per il fatto che l’aumento dello spread potrebbe non essere del tutto lineare ed aumentare di concerto con l’aumento dell’euribor. In parole semplici, lo spread potrebbe essere di +0.50% con l’euribor al 2% e del 2% con il tasso euribor al 5%. È solo un esempio numerico per spiegare che il mercato non si accontenterà molto probabilmente di uno spread di mezzo punto percentuale con un euribor al 5%.

Pertanto, il mercato si aspetta tassi in aumento e, di conseguenza, i prossimi prestiti costeranno di più, molto di più, dopo l’attuale momento di tregua. 

Durante i prossimi appuntamenti, con questa consapevolezza, cercheremo pertanto di capire il valore del denaro attraverso il tasso di interesse e l’effetto del tempo. Valuteremo anche il costo complessivo di un prestito che non dipende unicamente del tasso di interesse applicato.

Iniziamo subito. Utilizziamo come esempio il piano di ammortamento di un prestito a rata fissa. Il tasso fisso ci consente una migliora e più immediata valutazione dei costi relativi agli interessi.

Prima ancora di vedere i calcoli è importante aver presente che la rata è fissa, ma la quota capitale è crescente, mentre la quota interessi decrescente in quanto gli interessi sono calcolati sul capitale residuo che diminuisce ad ogni rimborso.

composizione rata fissa prestito

Tale grafico illustra la composizione della rata fissa durante un periodo di 120 versamenti mensili. L’esempio prende in considerazione il rimborso di un prestito di 100mila euro al 5% di interesse con rata fissa mensile su 10 anni. In questo caso l’ammontare della rata fissa sarà di euro 1060.66.

Di seguito un calcolo solo apparentemente difficile, ma molto utile per calcolare immediatamente l’ammontare della rata fissa del rimborso di un prestito.

Utilizzando l’ipotesi come sopra la formula è: 100000*((5/12/100)/(1-(1/(1+(5/12/100))^120)))

Dove:
100000 rappresenta il capitale ottenuto e quindi da rimborsare, 120 rappresenta il numero delle rate e “5/12/100” rappresenta il tasso del 5% diviso per 12 mensilità.

Allo stesso modo, il calcolo della quota interessi è il seguente:

1° rata: 100000*0,05/12 = 416.67

Va da se che la quota capitale è: “rata fissa” – “quota interessi” ossia 1060.66-416.67=643.99

2° rata: i 100000 iniziali diventano 100000 – la quota capitale ossia 100000-643.99=99356.01 al quale va applicato 0.05/12 quindi 413.98. E cosi via come da tabella.

piano ammortamento prestito

Oggi abbiamo preso coscienza che i tassi di interesse aumenteranno nel prossimo futuro ed ora siamo in grado di calcolare l’ammontare della rata fissa di un piano di ammortamento e, di conseguenza, della quota interessi. Siamo quindi in grado di creare in autonomia il nostro piano di ammortamento per poter effettuare tutte le valutazioni del caso.

Nel prossimo appuntamento cercheremo di capire la dinamica dell’aumento del tasso e della durata del finanziamento sull’ammontare degli interessi da pagare.

C’è da prendere paura.

 

Giovanni Maiani

Appassionato di matematica e statistica da quando era sedicenne approfondisce l’analisi finanziaria (analisi tecnica, fondamentale e macroeconomica) sino a proficue collaborazioni professionali nell’editoria nazionale ed internazionale quali, dal 1994, Borsa&Finanza per il quale ricopre il ruolo di supervisore dell’ufficio studi, Dow Jones Telerate, Finanza&Mercati e pubblica studi originali su Stock&Commodities, Patrimoni, Investire, Fondi&Sicav e molte altre testate locali. Da alcuni anni è collaboratore di un importante istituto di credito, cura un suo blog personale http://giovannimaiani.blogspot.com/ e pubblica alcuni studi propri sul quaderno ufficiale della Siat per la quale è riferimento locale per San Marino. 

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