M’illumino di meno: ecco la giornata del risparmio energetico

Rispetto per l’ambiente, riduzione dei consumi e mobilità sostenibile se diventassero cause sociali partecipate e condivise potrebbero avviare quella “rivoluzione ecologica” necessaria a ristabilire gli equilibri vitali planetari.

di Ilaria Maria Di Battista

Gli sviluppi del capitalismo, nonché le derive neoliberiste hanno accentuato e progressivamente esasperato la cesura moderna tra Terra ed Uomo, tra naturale ed artificiale, innescando una sorta di bomba ad orologeria per l’ecosistema planetario. Più o meno inconsapevolmente a pagarne le conseguenze non è stato unicamente l’ambiente, ma la stessa umanità che − nel perseguire come obiettivo principe la sovrapproduzione volta al profitto − è tornata a dover necessariamente affrontare la questione, peraltro messa in agenda a Parigi dal Cop21 dello scorso dicembre.

Pur tuttavia, l’urgenza del problema socio-ambientale è stato colto e messo in luce già in molteplici occasioni negli ultimi anni. Poco prima (maggio 2015) lo stesso pontefice − stakeholder super partes nell’arena mondiale e nodo di congiunzione tra i vari attori sociali a favore della pace nel mondo − aveva pubblicato l’enciclica “sulla cura della casa comune”. Nel settembre 2014 il Climate March di New York City aveva annunciato che − per affrontare problemi sociali come l’innalzamento dei livelli di smog nell’atmosfera o il progressivo riscaldamento terrestre − era necessaria l’attenzione, la partecipazione ed il coinvolgimento di tutti i sistemi di funzione della società e dei suoi attori sociali.

img2Le ragioni di un tale appello risiedono nel fatto che il lavoro, nonché qualsiasi attività individuale e collettiva, rappresenta l’interfaccia fondamentale tra società e natura. E’ proprio quest’ultimo, infatti, a presiedere e regolare il metabolismo sociale: lo scambio di materia ed energia a favore del Benessere Equo Sostenibile e della stessa riproduzione e sviluppo sociali (autopoiesi).

Oggi, 19 Febbraio, la issue del rispetto e della cura ambientale torna alla ribalta. Questa volta a farsene portavoce è RaiRadio2 che propone una nuova edizione della campagna di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità sostenibile: m’illumino di meno.

L’appello anche in questa occasione è rivolto a tutti. Sono coinvolte città, istituzioni e luoghi sociali di ogni categoria, che − seguendo l’onda di frequenza – spegneranno un po’ di luci ritornando ad apprezzare il lume di candela, cercheranno di evitare gli sprechi energetici dovuti allo standby o piuttosto prediligeranno mezzi pubblici e/o biciclette per la mobilità urbana ed extraurbana.

E’ proprio la bicicletta ad occupare il proscenio e rappresentare la vera novità dell’edizione di quest’anno: candidata al Nobel per la pace e simbolo per antonomasia della mobilità sostenibile.

Resta però un unico auspicio: che la luce d’attenzione accesa in questo 19 febbraio non si consumi e non svanisca nelle tenebre, lasciando dietro di sé un nulla di fatto. m-illumino-di-meno-2016 imgCi auguriamo piuttosto che una candela accenda un fuoco, che una voce formi un coro e che il tempo sedimenti consapevolezza e impegno attivo, a tutti i livelli, per la salvaguardia del nostro pianeta: unica eredità che lasceremo ai nostri successori. Cooperiamo, dunque, per lasciare loro un pianeta acceso!

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