Non possiamo avere un altro pianeta, parola di Greenpeace.

di Mauro Farina

Alessandro Gianni, responsabile di Greenpeace Italia, la branca italiana dell’associazione, è sempre sotto i riflettori per le azioni in difesa dell’ambiente da lui stesso compiute. Ha brevemente spiegato perché lo fa e cosa si aspetta dal governo.

greenpeaceAlessandro Gianni è colui che guida la campagna di Greenpeace in Italia: decide infatti come portare avanti le iniziative lanciate a livello internazionale, incontrando anche ministri, politici e governi. Il tutto senza dimenticare la sua anima battagliera, che lo ha portato sulle navi di Greenpeace per compiere spettacolari azioni che hanno reso celebre l’organizzazione ambientalista.
Le nostre campagne sono internazionale: in base alle singole realtà dei paesi in cui verranno applicate e portate avanti sono poi personalizzate e modulate. In Italia lavoriamo molto sulle bonifiche, che risultano essere una vera e propria emergenza nazionale:sia per i condoni vergognosi che per la sparizione dei fondi precedentemente stanziati. E poi i commissariamenti, che finora sono finiti con varie raffiche di arresti” ha affermato lo stesso Gianni, che poi ha continuato sostenendo che “ogni singolo cittadino senza nessuna distinzione può sostenere noi e le nostre battaglie, anche solo chiamandoli numero Verde del prodotto da cui è stato deluso, per poter protestare: è infatti riprovato che le aziende sono molto sensibili verso un consumatore molto scontento”.
Quando gli è stato posto il quesito riguardante quali grandi aziende, se ce ne fossero, avessero preso provvedimenti per poter ridurre le emissioni durante le lavorazioni dei propri prodotti, ha risposto che “Adidas ha già aderito alla campagna Detox di Green Peace: entro il 2017 il 99% dei loro prodotti sarà libero dalle varie sostanze chimiche molto pericolose”. Ed è già un buon passo.

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