di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia
La concezione del mondo vista con ottica Cristiana. La mappa OT. La retta via.
Per entrare nell’ottica di Dante bisogna conoscere la mentalità medievale. Il mondo medievale è di carattere enciclopedico, per definizione e ha la percezione del mondo classico. Nella Commedìa di Dante troviamo leggi della fisica e della geografia, in cui tutto ha una sua sistemazione organica. Nelle enciclopedie antiche è stata trovata la mappa OT conosciuta e adoperata da Dante, in cui si ha un’idea di cosmo organico perfetto “siamo sfere entro sfere”. Si ha una tripartizione del mondo in Europa, Asia, Africa e il tre secondo la simbologia medievale, ripresa da Dante, indica il numero perfetto che simboleggia la santissima trinità. Si ha, così, un’ottica religiosa e l’idea di un mondo che si pone nel segno della croce, quindi, la valenza cristiana ha una forte connotazione. Religiosità e geometria convivono perfettamente. La visione del mondo si pone proprio sul connubio tra religione e geometria. Sen, Can, Jafit sono i tre figli di Noè che generano le razze umane e i loro nomi sono riportati nella mappa OT, rispettivamente combaciano con Asia, Africa, Europa. La terra diviene, così, una dimensione storica etnografica e religiosa. Tutto si deve leggere in base alle Sacre Scritture. Vi è poi un’altra mappa, detto Hereford, si tratta di una vera e propria mappa in cui si vedono isole, fiumi, coste frastagliate, ma in realtà sottotraccia si riconosce qui la mappa OT. Gibilterra e Gerusalemme sono poste in una posizione strategica che rispecchia la posizione del limbo con la distanza di 90°. Ancora, Dante dice che Roma è a metà strada, a 45° e infatti, anche qui la sequenza di fiumi e di linee nere è segnato dalle estremità. Queste distanze vanno a tracciare un cammino rettilineo che è la retta via di cui parla Dante. Riproduce la mappa geometrica della terra di Dante che ha raffigurato con il Paradiso terrestre. Nel mondo Dantesco il Paradiso è nella parte opposta a Gerusalemme, nell’estremo oriente, dove Alessandro Magno si deve fermare. Da che parte si guarda la mappa? Da Oriente, dove sorge il sole, dove c’è il Paradiso, dove vi è Dio! Perché tutto va letto in base alle Sacre Scritture e la valenza religiosa risponde a tutti i nostri quesiti sul nostro destino. Il mondo è visto in una prospettiva religiosa, che viene interpretata alla nostra destra a est. Le mappe dei navigatori, invece, sono impostate verso nord, perché chi naviga ha una prospettiva legata al commercio e al mondo terreno, non ha una prospettiva sacrale, ma una prospettiva economista in cui domina chi ha il denaro. Nelle rappresentazioni artistiche abbiamo la visione di un Dio Pantocratico e di un Lucifero che viene posto al centro dei dipinti con tre teste, poi tramutate in Dante in tre facce. Accanto a Dio vi è pace e tranquillità, accanto a Lucifero vi è una grande confusione.
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