Una vita colma di libri. Intervista a Gian Paolo Serino

di Tiziana Mazzaglia   @TMazzaglia

 

Intervista al critico letterario e giornalista Gian Paolo Serino ideatore e fondatore della rivista Satisfiction, una testata culturale in cui vengono consigliati libri da leggere e in caso di insoddisfazione viene garantito un rimborso.

 

Gian Paolo Serino. Critico letterario e giornalista.

Gian Paolo Serino. Critico letterario e giornalista.

Prima di tutto, ti ringrazio di aver accettato quest’intervista, per i lettori di SocialNews. Siamo lusingati di poter porre i riflettori sull’importanza della lettura, attraverso la tua testimonianza. Come prima domanda ti chiedo di presentarti citando le letture più significative che hanno accompagnato la tua vita, sull’eco di una celebre frase di Ugo Ojetti: “Dai libri che leggi, posso giudicare della tua professione, cultura, curiosità, libertà. Dai libri che rileggi, conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri”. Una risposta che lascerà delineare ai lettori stessi il tuo profilo biografico.

«Su tutti l’Odissea di Omero e poi I Miserabili di Victor Hugo. Sono i capisaldi della mia biblioteca fisica e morale. I contenuti di queste due opere sono immani, fuori dal tempo, perché lo catturano e lo cristallizzano fuori da una datazione. Per lo stile, invece, amo Dos Passos e Céline: perché sono stati i primi a dettare i tempi moderni: di scrittura e di lettura».

 

Citando lo scrittore pavese Mino Milano ti propongo di comunicarci le tue risonanze in merito ad una sua frase, tra le cui righe riemerge la vera essenza della lettura, molte volte sottovalutata: “ (…) puoi partire per i più grandi viaggi immaginabili, per il paese, il tempo e l’avventura che vuoi. Con il treno, la nave, l’aereo e la valigia avrai un bel girare il mondo: non troverai mai luoghi e personaggi come quelli incontrati nei libri. Mai fanciulle più affascinanti, o donne più sagge o più perfide; mai uomini più intrepidi o più vili, o più buoni, o cattivi, o simpatici o detestabili, mai più disposti a far del bene o a far del male. Gira pure il mondo come vuoi, non troverai mai tanti modelli da immaginare quanti te ne offrono i libri. Per te, di pagina in pagina, in beata solitudine, paure, gioie, problemi: tu unico giudice, in beata solitudine soffri, ti spaventi, piangi, gioisci, dai sentenza: di qualche personaggio, se credi, puoi fare il tuo modello, o il tuo anti-modello, o il tuo compagno di strada per un anno, per dieci, per tutta la vita”.

«Ti rispondo con una frase di Emilio Salgari: Leggere è viaggiare senza bisogno di una valigia».

 

Ti ho visto molte volte ritratto nel tuo studio e ho pensato alla frase di Cicerone: “Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima”. La tua anima, quindi deve essere una biblioteca infinita di anime incontrate tra pagine di libri. Quali sono le anime che ti hanno affascinato maggiormente e che hai interiorizzato come compagni di vita?

«Quelli che devo ancora incontrare».

 

Parlando di pagine di libri voglio citarti un altro brano, del registra e scrittore Eugenio Barba: “Le canoe lottano leggere contro la corrente, attraversano il fiume, possono approdare all’altra sponda, ma non si può mai essere sicuri di come il loro carico verrà accolto ed utilizzato. (…) Le canoe navigano le correnti dei malintesi. Vorrebbero essere pagine stabili di libri e sono invece lettere che non sappiamo se e quando giungeranno a destinazione, né come verranno intese, se verranno lette e da chi”. L’autore, come regista, si riferisce ai suoi attori paragonandoli alle canoe, a te chiedo se rifletti in questa visione i lettori della tua rivista, coloro che hanno accettato le tue proposte di lettura e con esse hanno arricchito la loro anima?

«I lettori della mia rivista nuotano, senza canoe, contro corrente (dell’editoria)».

 

In ultimo ti propongo il tema della sofferenza. In qualche modo i libri sono ritenuti scrigni in cui si conservano molte sofferenze, utili ad accompagnare il cammino di altre vite. Isaac B, Singer sosteneva, infatti, che “in qualche punto dell’universo deve esserci un archivio in cui sono conservate tutte le sofferenze e gli atti di sacrificio dell’uomo. Non esisterebbe giustizia divina se la storia di un misero non ornasse in eterno l’infinita biblioteca di Dio”. Quali letture consigli ai nostri lettori per poter fare memorie di atti di sacrificio e sofferenza vissuti con dignità?

«Credo che ogni libro, e per libro intendo letteratura e non narrativa di  intrattenimento, implichi sofferenza. Sia nello scrittore che nel lettore».

 

 

Per informazioni:

Gian Paolo Serino www.satisfiction.me

Tiziana Mazzaglia www.drtizianamazzaglia.it

 

Per approfondimenti sul valore della lettura:

La letteratura è cultura e, quindi, crescita umana e civile, invito alla lettura. L’importanza della lettura e i suoi pregi, di Tiziana Mazzaglia, in «L’informatore delle autonomie locali», 11/04/2013, http://www.linformatore.info/?p=464

 

 

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