“Segniamo un gol per l’Africa”

Alessandra Mastronardi

Sapere di poter fare qualcosa, poter essere la piccola parte di un meccanismo che si potrebbe attivare per far cambiare le cose è una responsabilità che ho voluto assumere con gran cuore e fiducia. Penso che noi possediamo la consapevolezza e i mezzi necessari per divulgare messaggi mirati per far capire che il problema dell’AIDS è uno dei più grandi drammi che affliggono il mondo.

Circa il 60% delle donne incinte sieropositive vive nell’Africa Subsahariana. Lo scorso anno, 430.000 bambini hanno contratto l’HIV prevalentemente attraverso la “trasmissione verticale” del virus (da madre a figlio). Le possibilità di sopravvivenza per questi bambini sono minime perché non possono accedere alle terapie idonee a combattere la malattia. Pensate che più della metà dei bambini sieropositivi muore prima del compimento del secondo anno di vita. Si rendono quindi necessari interventi concreti, quali una corretta cultura e prevenzione nelle relazioni sessuali, la diagnosi precoce, la prevenzione della trasmissione da madre a figlio e l’accesso ad una corretta terapia antiretrovirale. Per vincere la partita più importante nella lotta all’AIDS è inderogabile garantire l’accesso universale a questi interventi. Perché ciò avvenga, è però fondamentale che tutti facciano squadra contro l’AIDS. La campagna “Segniamo un gol per l’Africa”, legata ai mondiali di calcio svoltisi in Sudafrica, è stata un’iniziativa fondamentale per combattere l’epidemia. Chiunque abbia partecipato, sa di aver fatto parte di una squadra che ha investito le proprie forze nel far conoscere al mondo l’epidemia ed i risultati raggiunti dalla solidarietà umana. Essere la testimonial di questa campagna mi ha onorato. Sapere di poter fare qualcosa, poter essere la piccola parte di un meccanismo che si potrebbe attivare per far cambiare le cose, è una responsabilità che ho voluto assumere con gran cuore e fiducia. Possediamo la consapevolezza ed i mezzi necessari per divulgare messaggi mirati per far capire che il problema dell’AIDS è uno dei più grandi drammi che affliggono il mondo. In particolar modo noi personaggi dello spettacolo dovremmo essere più sensibili a questi temi sociali e sfruttare i mezzi televisivi o la stampa, visto che abbiamo la possibilità di farlo, per diffondere importanti messaggi di sensibilizzazione. Dobbiamo farlo per costituire un esempio per l’opinione pubblica e per le famiglie. Non so quale sia stato il peso nel partecipare a questa iniziativa, ma sono certa che aspettare che qualcun altro si attivi nel nome di tutti gli altri non serve a cambiare il mondo. Ne sono consapevole e me ne sono resa conto quando sono stata contattata per essere testimonial. Ho notato molta partecipazione nella gente che passeggiava in Piazza del Popolo quando Samuel Peron ed io raccoglievamo firme per l’Unicef. Ciò mi fa capire che questo tipo di iniziative dovrebbe triplicarsi: la gente desidera aiutare i più deboli, la cui voce non sempre viene ascoltata.

Alessandra Mastronardi
Attrice di varie fiction quali I Cesaroni, quelli di Roberta, Romanzo criminale
Testimonial della campagna UNICEF contro l’AIDS “Segniamo un gol per l’Africa”

Rispondi