Un’esperienza di rete e di sistema

Il vero senso del leggere deve fondarsi sulla volontà e la capacità di soddisfare e assecondare il piacere stesso di leggere, che accompagna lo sviluppo umano, in tutte le età della vita. Nella lettura, il soggetto non è alle prese solo con il suo pensiero, ma con una emotività che collabora a dare significatività all’atto che sta compiendo.

Il posto della lettura nell’educazione
L’obiettivo di tutte le istituzioni impegnate nella cura e nello sviluppo dell’educazione alla lettura dovrebbe consistere nell’impegno concreto rivolto verso due obiettivi: la creazione del lettore “competente” all’interno di una società e la creazione di un sistema di informazione, formazione e comunicazione sempre più articolati e complessi. In questo modo, troverebbe una peculiare consistenza la capacità di leggere, decodificare, interpretare, sintetizzare la lingua ed i linguaggi e, quindi, la capacità di esprimersi in modo conseguente, critico e creativo. La pratica della lettura rappresenta un importante motore dello sviluppo sociale, non solo in contesti locali e localizzati per la socializzazione e la cittadinanza, ma anche in ordine alla crescita ed alla promozione globale del soggetto all’interno della dimensione educativa. Si motivano e si connotano perfino le politiche della lettura stessa, a fronte delle dinamiche della multimedialità globalizzante.

Leggere… per il piacere di leggere
Il vero senso della lettura deve fondarsi sulla volontà e sulla capacità di soddisfare ed assecondare il piacere stesso di leggere, che accompagna lo sviluppo umano a tutte le età. Nella lettura, il soggetto non è alle prese solo con il suo pensiero, ma anche con un’emotività che collabora a fornire un significato all’atto che si sta compiendo. Ogni automatismo va messo da parte per consolidare una comunicazione empatica e trasformativa, con un transitare continuo tra testo e lettore, scrittore e lettore, in un rapporto animato dalla motivazione e dal gusto della lettura. Si svela, in questo modo, l’interiorità del lettore, il suo bisogno di scoperta e riscoperta, il suo desiderio di esplorare mondi nuovi, la volontà di immedesimarsi in situazioni anche utopiche ed implicanti un coinvolgimento multisensoriale. Per questo, il nostro progetto pone bambini e ragazzi al centro delle pratiche e delle sollecitazioni. Al contempo, queste li coinvolgono, con lo scopo di facilitare in loro la sensazione di trovarsi in immersione, soddisfatti nell’immedesimarsi e nell’esercitare nel tempo il loro senso critico che si costruisce via via. È stato così necessario valorizzare le componenti educative di contesto e definire i percorsi didattici che convergessero nei fini, nelle metodologie, nelle prospettive, pur differenziandosi nelle singole specificità e nella molteplicità di funzioni che muovono ed attivano la fantasia ed il senso della realtà. Si ripropone, dunque, la tematica dell’educazione alla lettura nel suo insieme, quale attività culturale complessa e coinvolgimento personale, soggettivo, intimo, e quindi educativo, sociale e di comunità. Questo impegno ha stimolato la crescita, lo sviluppo ed il concretizzarsi a scuola della modalità più positiva nell’avventura della lettura, attraverso la conoscenza e la costruzione del sé in rapporto al mondo.

L’Osservatorio della lettura: l’esperienza di rete per dare senso all’azione
Gli aspetti educativo – didattici e motivazionali che caratterizzano e promuovono il rapporto personale con i libri in fasce di età “di passaggio”, quali quelle dei 10/11 e dei 13/14 anni, sono stati oggetto di una rilevazione sul campo. La ricerca è stata avviata nell’anno scolastico 2004/05 e ha coinvolto alcune scuole della Provincia di Latina. È stato utilizzato un campione il più possibile omogeneo per collocazione territoriale: per le scuole primarie, il 1° Circolo Didattico di Formia, l’I.C. di Castelforte, l’I.C. di Ponza, l’I.C. Caetani di Cisterna ed il 3° Circolo Didattico di Latina; per le scuole secondarie di primo grado, l’I.C. Mattej di Formia, l’I.C. di Castelforte, l’I.C. di Ponza, l’I.C. Caetani di Cisterna e l’I.C. Giuliano di Latina. Si è osservato quanto e perché i ragazzi siano motivati a leggere, per percepire, attraverso i dati e le risposte rilevate, le dinamiche che caratterizzano ed attivano il rapporto con i libri. Il tentativo è stato quello di collegare alle teorie sull’educazione alla lettura la ricerca sul campo, secondo una logica di continuità e pertinenza degli item proposti, nelle varie componenti educativa, didattica, sperimentale. La lettura pedagogica acquista così legittimità con la riflessione sull’evento educativo attraverso la ricerca empirica, proponendo anche nuove problematiche, oltre al mero riferimento ai dati statistici (pure necessari). Risulta anche metariflessiva e correggibile, aperta al cambiamento, integrale ed integrata nei suoi metodi. A tale scopo, il 1° Circolo Didattico di Formia si è fatto promotore di un Osservatorio per la lettura durante l’anno scolastico 2008/’09, quasi anticipando i suggerimenti dettati dal MIUR con la nuova campagna governativa per la promozione della lettura, intitolata “Leggere è il cibo della mente, passaparola” ed in conformità con i principi contenuti nel DPCM 15 luglio 2009, con cui è stata istituita la Giornata Nazionale della Promozione della lettura, che si tiene il 24 marzo di ogni anno. Nell’ambito del protocollo dell’Osservatorio, tra gli obiettivi da raggiungere attraverso progettualità di rete, è stato riproposto il questionario alle scuole che avevano già partecipato alla ricerca nella Provincia di Latina. Il fine è quello di avviare una comparazione dei dati, a distanza di 5 anni, e di monitorare lo stato dell’educazione alla lettura sul campione scelto. Certo, i dati non sono conclusivi, né i risultati evidenziati nella ricerca empirica hanno la presunzione di offrire generalizzazioni, ma, in rapporto al campione considerato, propongono orientamenti, indicazioni e criteri per ulteriori interpretazioni. Permane un orizzonte di ricerca aperto, con l’obiettivo di conferire alla ricerca una validità pedagogica il più possibile fondata e potenziare la visibilità e l’implementazione sul territorio provinciale. I dati sono in via di pubblicazione sul sito della scuola, www.primocircoloformia.it, e in formato cartaceo per la diffusione ed implementazione della ricerca-azione.

La ricerca
La ricerca ha consentito di effettuare alcune importanti considerazioni sul comportamento dei ragazzi in rapporto alla lettura e sulle azioni da mettere in campo, soprattutto in famiglia ed a scuola, per recuperare il valore dell’educazione a leggere, in una società in cui sono sempre più solidi nuovi paradigmi sull’apprendimento e sulla formazione. Il campione esaminato nella scuola primaria è di 284 alunni, di cui 131 maschi e 153 femmine; il campione della scuola secondaria di primo grado è di 334 alunni, di cui 180 maschi e 154 femmine. L’obiettivo di monitorare lo stato dell’educazione alla lettura sul campione scelto, a distanza di 5 anni, è stato fondato sulla necessità condivisa di trovare strategie per creare collaborazione tra tutti i soggetti educativi, a partire dalla famiglia, al fine di diffondere la cultura della lettura quale sintesi delle esperienze e delle conoscenze acquisite dentro e fuori la scuola. Questa non può che porsi come luogo di incontro e scambio di esperienze, di relazioni ed occasioni di confronto, offrendo le migliori opportunità di apprendimento. Dalla rilevazione dei dati raccolti, risultano diminuiti, nella comparazione dei risultati a distanza di cinque anni sulla stessa utenza e, ovviamente, su alunni diversi delle stesse fasce di età, gli indici relativi alla motivazione a leggere. Sono però salite le percentuali dei ragazzi che dichiarano di amare la lettura. Di contro, sono anche diminuite le percentuali dei libri che leggono in un anno, anche se gli stessi, in percentuale maggiore, dichiarano di chiedere e ricevere libri per regalo. Notevolmente diminuiti gli indici relativi alla realizzazione di iniziative per la promozione della lettura nella scuola primaria, scese dall’81% al 43%, rispetto alla scuola secondaria, dove restano fissi al 43%. Stabili anche gli indici sull’esistenza nelle scuole di biblioteche, ma diverse le percentuali delle risposte relative alla domanda “L’hai mai frequentata”. Le riportiamo senza commento: per la scuola primaria, nell’indagine precedente, “mai” 22,3%, “qualche volta” 55,2; “sempre” 2,5%, “nessuna risposta” 20%; nell’indagine attuale, “mai” 56%, “qualche volta” 35; “sempre” 8, “nessuna risposta” 1%. Per la scuola secondaria di primo grado, nell’indagine precedente “mai” 45,1%, “qualche volta” 35,2%; “sempre” 2,9%, “nessuna risposta” 16,8%; in quella attuale, “mai” 57%, “qualche volta” 45%; “sempre” 1%, “nessuna risposta” 1%. Rimane marcato l’indirizzo personale e rimane marcata la risposta differenziata riguardo a libri letti di recente o che si stanno leggendo. Ciò conferma la mancanza, nell’ambito dell’educazione alla lettura, di un indirizzo educativo, pur ritenendo legittimo lasciare libero il giovane lettore nella scelta. In realtà, analizzando attentamente le tantissime risposte, sembra quasi che le stesse siano date a caso, ad eccezione di Geronimo Stilton, che supera il precedentemente “gettonato” Harry Potter nella scuola primaria, e Gomorra, che prende il posto di Tre Metri Sopra il Cielo, nella secondaria. Ancora una volta, libri legati ad un successo mediatico ed editoriale. Nei prossimi due anni, le scuole partner dell’Osservatorio prevedono di realizzare attività volte a favorire l’educazione alla lettura sulla base di progetti educativi e didattici comuni, ma anche autonomamente deliberati. Saranno organizzati incontri, seminari e dibattiti con gli studenti delle scuole primarie e secondarie di 1° grado che abbiano come tema la lettura e la letteratura per l’infanzia. Il terzo monitoraggio è previsto per l’anno scolastico 2012/2013.

Annunziata Marsciano
Pedagogista – Dirigente Scolastico del 1° Circolo Didattico di Formia

Rispondi