Violenza sulle donne: i provvedimenti internazionali

1. QUADRO INTERNAZIONALE

Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1979, entrata in vigore il 3 settembre 1981 e ratificata dall’Italia nel 1985. Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne, adottata nel 1993. Protocollo opzionale alla Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne, adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 6 ottobre 1999, aperto alla firma il 10 dicembre 1999, infine entrato in vigore e ratificato dall’Italia il 22 dicembre 2000.

2.  QUADRO EUROPEO

Convenzione Europea dei diritti dell’uomo: ART.3 recita “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.
Consiglio d’Europa – La Raccomandazione Rec (2002)5 del Comitato dei Ministri agli Stati Membri sulla protezione delle donne dalla violenza adottata il 30 aprile 2002 è stato il primo strumento internazionale per proporre una strategia globale per prevenire la violenza e proteggere le vittime e tuttora costituisce una delle misure legislative fondamentali a livello europeo in questo ambito. per combattere la violenza contro le donne. I Capi di Stato e di Governo degli Stati membri del Consiglio d’Europa hanno riconosciuto l’importanza della lotta alla violenza contro le donne in occasione del Terzo Summit dei Capi di Stato e di Governo, tenutosi il 16 e 17 maggio 2005 a Varsavia. Hanno quindi deciso di lanciare una Campagna per combattere la violenza contro le donne, inclusa la violenza domestica, il cui progetto tecnico è stato approvato dal Comitato dei Ministri il 21 giugno 2006 e la Conferenza di avvio ha avuto luogo il 27 novembre 2006 a Madrid. Sempre nel 2006 è stata inoltre istituita la Task Force del Consiglio d’Europa per combattere la Violenza contro le Donne, inclusa la Violenza Domestica, che ha il compito di valutare i progressi conseguiti a livello nazionale durante l’implementazione della suddetta Campagna.
Risoluzioni e Raccomandazioni per combattere la violenza contro le donne adottate dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa: Raccomandazione 1450 (2000) sulla violenza contro le donne in Europa; Risoluzione 1212 (2000) sullo stupro durante i conflitti armati; Risoluzione 1247 (2001) sulle mutilazioni genitali femminili; Raccomandazione 1523 (2001) sulla schiavitù domestica; Raccomandazione 1555 (2002) sull’immagine della donna nei media; Raccomandazione 1582 (2002) sulla violenza domestica contro le donne; Risoluzione 1327 (2003) sui cosiddetti “crimini d’onore”; Raccomandazione 1663 (2004) sulla schiavitù domestica”; Raccomandazione 1681 (2004) sulla Campagna per combattere la violenza domestica contro le donne; Raccomandazione 1723 (2005) sui matrimoni forzati e sui matrimoni in età minorile. Raccomandazione 11 (2000) del Comitato dei Ministri agli Stati membri sull’azione contro il traffico di esseri umani per sfruttamento sessuale.
3.

Paesi membri del Consiglio d’Europa che hanno realizzato un Piano d’Azione Nazionale per combattere la violenza contro le donne: Andorra, Belgio, Bosnia e Erzegovina, Cipro, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Norvegia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera.
Austria – Legge federale per il contrasto e la prevenzione delle violenze domestiche (2004); Belgio – Legge del 24 novembre 1997 per la prevenzione e il contrasto delle violenze tra coniugi e conviventi; Bulgaria – Legge n°27 del 29 marzo 2005. Contrasto delle violenze domestiche e di genere; Francia – Legge n°399 del 4 aprile 2006 per la prevenzione ed il contrasto delle violenze tra coniugi e partners o a danno di minori. Irlanda – Legge 1996 sulle violenze domestiche e gli abusi tra coniugi; Spagna – Legge quadro n°313 del 29 Dicembre 2004 per la prevenzione e il contrasto delle violenze di genere; Polonia – Legge n°180 del 29 luglio 2005. Contrasto delle violenze domestiche e di genere.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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