Punti deboli e soluzioni della crisi

Attribuire al sistema della politica l’intera colpa della situazione non è accettabile. Il crollo dei mercati finanziari poteva essere contenuto, forse evitato, se fossero state adottate maggiori precauzioni da parte degli operatori, privati e pubblici, preposti alla gestione e controllo del comparto finanziario.

Il FSF ha ravvisato con chiarezza e sta effettuando le azioni opportune per:

a) Comparto delle imprese
• Migliorare e più attentamente monitorare la gestione dei rischi di liquidità, anche attraverso l’impiego di strumenti di stress analysis.
• Adottare criteri di valutazione più realistici circa la liquidità delle garanzie ottenute, relativamente a strutture finanziarie complesse, al fine di facilitare la soluzione delle situazioni di crisi;
• Rafforzare e uniformare le direttive sulla liquidità tra i vari paesi;
• Monitorare continuamente le best practices in uso.

b) Comparto della supervisione e controllo
• Richiedere l’ampliamento dell’estensione e dell’efficacia delle garanzie collaterali per evitare l’assunzione di rischi indebiti;
• Aumentare il numero delle banche controparti delle banche centrali e meritevoli di ricevere credito nei periodi di difficoltà per evitare il rischio reputazionale di trattamento preferenziale;
• Migliorare la provvista di liquidità attraverso più valide procedure operative;
• Migliorare il coordinamento nell’elaborazione di previsioni finanziarie, al fine di ridurre i rischi di controparte della banca centrale;
• Incrementare la supervisione dell’attività finanziaria.

1) Nel breve termine:
L’obiettivo primario è il rafforzamento della fiducia nel sistema finanziario. Oltre agli interventi economici già illustrati, è risultato necessario:

a) settore privato
• Istituire rapporti con la clientela improntati a chiarezza;
• Rafforzare la struttura patrimoniale dei bilanci bancari attraverso la raccolta di nuovi mezzi propri;
• Migliorare le attività inerenti alla gestione complessiva dei rischi bancari;
• Rivedere le strutture di compensi ai manager, indirizzandole più sui risultati di lungo termine.

b) settore pubblico
• Impegnare i supervisori, assieme agli auditor, nella trasparente ed efficace stima delle garanzie di difficile valutazione, non rientranti nei parametri di cui al capo I di Basilea 2;
• Incoraggiare le banche, mediante una più intensa opera di supervisione, ad adottare un appropriato sistema di controllo dei rischi;
• Redigere degli speciali rapporti di stabilità, al fine di ridurre nel pubblico i fattori d’incertezza e di percezione di rischio non oggettiva;
• Adottare tempestive azioni dirette a risolvere situazioni di difficoltà emergenti nelle istituzioni finanziarie;
• Garantire piani pubblici d’intervento per I cespiti in difficoltà.

2) Nel medio termine

È apparso anzitutto necessario al FSF non avere un’eccessiva fretta nell’assumere nuove norme regolamentari in materia di finanza e di implementare e aggiornare gli accordi di Basilea 2. Sono invece apparse utili le seguenti azioni:

a) settore privato
• Standardizzare alcuni componenti dei prodotti di finanza strutturata al fine di una migliore comprensione dei rischi sottostanti;
• Rendere più trasparenti, in modo continuo e adeguato, i rapporti con gli investitori;
• Riformare il sistema di rating alla luce della vulnerabilità dei prodotti di finanza strutturata;
• Migliorare con transparenza e chiarezza i rapporti con gli investitori.

b) settore pubblico
• Prestare una maggiore attenzione nell’applicazione dei sistemi contabili al “fair value” per meglio vagliare l’affidabilità e validità dei vari metodi di valutazione;
• Per gli Special Investment Vehicle (SIV) verificare gli standard contabili di settore per evitare situazioni di poca chiarezza contabile;
• Negli USA, adottare norme adeguate per evitare errori di valutazione in merito agli originatori di ipoteca.

Finora si è parlato di sostegno al settore finanziario. È fin d’ora chiaro, però, che si dovranno affrontare anche le problematiche del settore produttivo e dei servizi.

Questa materia è oggetto di continui aggiornamenti.

 

Dr. Ezio Romanò

 

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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