Mentre trascrivo il significato del termine meritocrazia, il mio stomaco si contorce e la materia grigia del mio povero cervello stanco rischia di eruttare, come una colata lavica, surriscaldato dalla rabbia. Ci sarebbe secondo me ben poco da aggiungere, chiunque dotato di una semplice e modesta razionalità si rende immediatamente conto di quanto tutto ciò molto spesso, non corrisponda alla vita reale.
Da cantante penso immediatamente ad un notissimo ed orecchiabile motivetto : “……illusione, dolce chimera sei tu ! ” Già una chimera, un sogno impalpabile che a dire il vero non è poi così dolce, tutt’altro; è un fiele che ti avvelena poco a poco, giorno dopo giorno e s’impadronisce del tuo corpo, della tua anima. In questi lunghi anni di carriera e di duro lavoro, ho imparato abbastanza, perchè in realtà se si è sensibili, non si è mai troppo forti, ho imparato dicevo a controllare e dominare gli effetti di questa piaga, riuscendo a conviverci , filtrando il tutto con l’ottimismo e la speranza. Oggi è artista chiunque abbia voglia di non fare altro, chiunque si svegli una mattina e lo decida, chiunque soltanto perchè dotato di una bella “immagine”, fondamentale al giorno d’oggi, dotato di un fisico mozzafiato da esporre senza pudore e dotato anche di altri attributi , volendo anche da esporre, può ambire all’olimpo dello spettacolo o meglio del moderno “star sistem”. Se poi sei “figlio di qualcuno”, politicamente appoggiato, sufficientemente tranquillo a livello economico e soprattutto ben disposto e “pronto a tutto”, allora il gioco è fatto. A teatro devo riconoscerlo, che più di tanto non puoi barare, specialmente nel mondo della lirica, perchè la voce non te la puoi inventare, ribadisco a teatro, in quanto stenderei un velo pietoso su certe “star discografiche”, provenienti da una formazione pseudo-lrica, diventate ultramilionarie e notissime in “ogni dove”, soltanto perchè supportate da grande ricchezza, grande forza discografica un team degno di un regnante e purtroppo ( o per fortuna ), una menomazione che guarda caso è stata la ciliegina sulla torta. Sembra che l’Italia sia divisa in due parti : quella muscolare e quella genitale. La prima è legata fortemente al gioco del calcio e tutti i derivati : calciatori, mogli dei calciatori, gli ingaggi spropositati dei calciatori etc ; la seconda a tutto quello che può stimolare le parti nascoste del nostro corpo, di facile impatto, non impegnativo celebralmente, il tutto condito ovviamente con una cosa di importanza vitale : il gossip ! Tutto deve ruotare attorno allo scandalo ed al litigio becero, molti si propongono come i “detentori delle verità”, veniamo quotidianamente bersagliati da miliardi d’informazioni, di aggressività, di parole, spesso inutili, di tanta carne a buon mercato , insomma un vero “circo mediatico”. La cultura, quella della tradizione, non serve, è pericolosa potrebbe far pensare, semmai la si manda , perchè si deve, in orari improponibili, possibilmente la notte, fruibile per pochi. In compenso ci insegnano, che lavorare tutto sommato stanca, ambire a costruire potrebbe voler dire impegnare troppi anni, meglio “darsi” velocemente, perseguire il soldo facile con degli scandali, dei compromessi o altrimenti ci sono un sacco di lotterie, gratta e vinci che elargiscono denaro a palate. Se poi hai la fortuna di far parte di certe “case chiuse”, di soggiornare su certe “isole”, allora la tua vita cambia. Dimenticavo, se commetti una strage, sei vittima di tragedie, ammazzi i genitori… allora diventi famosissimo e non solo, anche “testimonial” di qualche marchio di abbigliamento. Ma allora abbiamo veramente voglia di parlare ancora di sacrifici, speranze, illusioni e della nostra famigerata MERITOCRAZIA?
Andrea Binetti
Cantante e attore di Teatro