I pro ed i contro di un aspetto perfetto

La bellezza mi ha portato svariati vantaggi anche se mi ha comportato qualche piccolo neo, ritengo però che la sensualità e l’espressività della paratleta Mullins siano così marcate da compensare la mancanza degli arti.

Miss Italia del 1984 è stato il trampolino di lancio per la mia carriera nel mondo dello spettacolo. All’epoca avevo solo 15 anni e per me l’aspetto fisico era molto importante. Anzi, posso dire che era praticamente tutto e che proprio per questo andava curato nel minimo dettaglio. Ora, a differenza di quando ero una ragazzina che muoveva i primi passi in quell’ambiente, posso, tanto per fare un esempio, concedermi qualche chilo in più: ai tempi di miss Italia dovevo per forza di cose “stare in una taglia”, adesso, invece, posso farmi apprezzare anche con forme un po’ più morbide. In ogni caso, sull’esteriorità ho creato un vero e proprio lavoro. Un lavoro che mi ha dato tante soddisfazioni e che, tra le altre cose, mi ha permesso di girare il mondo. Ho sempre cercato di curare l’aspetto esteriore in maniera naturale, sana. La mia passione per lo sport è stata basilare in tal senso. Al contempo, però, sin da quando ero ragazzina, non ho trascurato anche la mia parte interiore, perché ritengo che essere belli non sia affatto sufficiente. A mio avviso, infatti, l’essere attraenti è un concetto che va ben oltre la pura e semplice bellezza: per piacere a se stessi e, di conseguenza, agli altri, è necessario riuscire a trasmettere emozioni, essere piacevoli ed accattivanti anche, e forse, soprattutto psicologicamente. Inutile negare che la bellezza mi abbia portato svariati vantaggi, di non poco conto. Mi reputo per forza di cose fortunata. Devo dire, però, che la bellezza è stata causa anche di qualche piccolo neo. Si è trattato più  che altro di condizioni sfavorevoli a livello mentale: alcune proposte indesiderate da parte di uomini, qualche invidia da parte delle donne. Ancora oggi, conto sulle dita di una mano le amiche sincere. Tutto sommato, nel mio percorso di vita, in alcuni momenti mi sono sentita sola. La competizione tra donne è purtroppo sempre molto forte ed è una contropartita che ho dovuto pagare.Resta inteso che la bellezza è per tutti un bel biglietto da visita, perlomeno iniziale. Chi ha la fortuna di nascere sano e di aspetto gradevole, parte senza dubbio avvantaggiato. Poi è chiaro che deve dimostrare di valere. Chi, purtroppo, è afflitto da un handicap fisico, anche se è una grande persona, per farsi apprezzare deve faticare di più rispetto agli altri.

Ancora oggi, sebbene le cose stiano evolvendo in positivo, non sono poche le persone normodotate che hanno un blocco davanti all’handicap, in particolare in ambito lavorativo, dove la tendenza è quella di “scartare il diverso”. Chi offre un posto di lavoro pretende determinate qualità e a volte è accecato dal pregiudizio. Ed è proprio qui che entra in gioco il carattere di chi a causa di uno svantaggio viene messo in discussione. Alcuni soccombono e sebbene abbiano delle potenzialità diventano vittime di un sistema che troppo spesso pretende la perfezione, altri invece, fanno della loro diversità un punto di forza. Mi viene in mente un mio amico con un grave problema invalidante. Un uomo dal temperamento forte, che riesce nonostante il suo limite ad apprezzare la vita e ad essere persino fonte di insegnamento per gli altri. Anche se sono sana, e quindi quanto dico potrebbe sembrare scontato, sono certa che tutti dovrebbero tentare di guardare alle cose come fa lui: con grande autoironia. La vita ha sempre qualche lato bello e positivo da offrire. Le cose si complicano se magari l’handicap è di tipo mentale, perché in quel caso diventa difficile apprezzare quanto ti circonda. In ogni caso la nostra società sta cercando di fare dei passi  in avanti, ci sono ancora molte cose da ottimizzare, ma per fortuna i tempi in cui un disabile era costretto a nascondersi in casa paiono ormai lontani. Ne è un esempio Aimee Mullins, un’atleta bellissima che è anche molto richiesta come modella. Una giovane donna dal fisico statuario che però sin da piccola porta delle protesi alle gambe. Ritengo che la sensualità e l’espressività della Mullins siano così marcate da compensare la mancanza degli arti. Penso che la scelta dei produttori ricada su di lei per questo, non certo per una mera provocazione. La bellezza è un qualcosa di molto articolato. Alle ragazze che di essa oggi fanno un culto, a quelle che sembrano disposte a fare qualsiasi cosa – anche a ricorrere alla chirurgia estetica ancora giovanissime – mi piacerebbe lanciare un messaggio: serve a poco servirsi di mezzi estremi. Ci sono donne, oggettivamente molto belle, che però suscitano negli altri ben poco. Nei loro occhi, nulla di accattivante. Ciò che si riscontra è piuttosto un “qualcosa che manca”. È proprio quel qualcosa che andrebbe ricercato e rincorso. Quel qualcosa che vada a completare, nei casi più fortunati, ciò che Dio ha regalato.

Il mio ideale femminile? Sophia Loren: un esempio di forza. Ma anche Alena Seredova l’attuale moglie di Gigi Buffon, con la quale ho avuto il piacere di lavorare: una persona per bene, bella e completa.

 Susanna Huckstep
Miss Italia 1984, modella e showgirl italiana

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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