Con l’obiettivo di far crescere la cultura della legalità da diversi mesi viene reso noto il programma settimanale di collocazione degli autovelox, con tanto di precisa indicazione dell’arteria stradale, dell’ambito territoriale e del chilometro dove si posizionerà la pattuglia
Informazione e trasparenza come ulteriore strumento della Polizia Stradale affinché si diffonda nell’opinione pubblica il convincimento che i comportamenti imprudenti vanno evitati non per il timore di un’eventuale sanzione, quanto piuttosto per le conseguenze che possono derivare a se stessi e agli altri in caso di incidente stradale causato dalla violazione di una norma. Con l’ auspicio che l’informazione e la trasparenza rappresentino un ulteriore contributo per rendere le strade friulane – e non solo – un luogo sempre più sicuro. Anche con l’obiettivo di superare antichi retaggi in ordine all’attività della Polizia Stradale recentemente sono state intraprese interessanti iniziative finalizzate a rimarcare ancor più la vocazione alla prossimità della specialità; ci si riferisce in particolare a quelle che in qualche caso sono state definite “nuove strategie” ma che in realtà non sono altro che la ricerca di un canale di comunicazione che sia ancor più diffuso e diretto del contatto su strada.
In questa ottica la Stradale già da diversi mesi rende pubblico il programma settimanale dei propri servizi di contrasto alle violazioni del limite di velocità: la mappa degli autovelox in Friuli. Ovvero ogni singolo sito nel quale la Polizia Stradale di Udine organizza i servizi mirati al contrasto della velocità, con tanto di precisa indicazione dell’arteria stradale, dell’ambito territoriale e del chilometro dove si posizionerà la pattuglia con l’apparecchiatura specifica per il rilevamento della velocità, ma anche informazioni sulle sanzioni previste per le diverse violazioni al codice della strada. è la stessa Polizia Stradale di Udine a fornirlo nell’ambito delle iniziative intraprese per stimolare la collaborazione fra cittadini e istituzioni e con l’obiettivo primario – così come fu l’iniziativa estiva di ‘Guido con prudenza’ – di far crescere la cultura della legalità, la conoscenza del codice della strada e i gravissimi rischi per se stessi e per gli altri causati dai comportamenti illeciti al volante.
La Polizia Stradale da sempre si caratterizza per la sua vocazione alla prossimità verso il cittadino. La stessa denominazione di “stradale” evidenzia come il personale sia impegnato sul territorio e condivida con la gente la più comune tra le esperienze quotidiane: la strada.
In questo suo compito l’operatore della stradale può essere definito un ‘professionista’ a disposizione del cittadino. Ed è proprio sulla professionalità della Polstrada che ci si vuole soffermare brevemente. Gli addetti alla specialità giungono a questo servizio dopo una prima selezione attitudinale che si svolge a Roma presso il centro psico tecnico della Polizia di Stato e solo dopo aver verificato la presenza di determinati requisiti il poliziotto viene avviato alla scuola di Cesena, vero fiore all’occhiello dell’amministrazione della P. di S.; ultimato questo percorso egli viene assegnato a un reparto della Stradale. Un iter, quello descritto, che privilegia il momento dello studio, della conoscenza del codice della strada e delle leggi statali e comunitarie che regolano la materia della circolazione. Un professionista, dunque, che come detto mette il suo ricco bagaglio di preparazione ed esperienza a disposizione del cittadino.
Infine, in tema di prevenzione della guida in eccesso di velocità si vuole ricordare il dettato dell’art. 142 del codice della strada che regola la delicatissima materia: “ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana la velocità massima non può superare…”. Segue la casistica con le varie indicazioni. Una formula chiara senza perifrasi nè mezzi termini tale da non richiedere commenti. Eppure si consideri che quando si parla dell’art. 142 ci si riferisce solo ai soliti semplici aspetti sanzionatori della norma: quant’è la multa? Quanti punti? Sono le domande di rito piuttosto che soffermarsi sulla importante parte precettiva.
Giuseppe Stornello
Primo dirigente della Polizia di Stato
comandante della sezione Polizia Stradale della provincia di Udine