Se vogliamo educare gli adolescenti occorre investire sugli insegnanti, i loro tutori per 1/4 della giornata. Spesso la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti non è sufficientemente focalizzata sull’educazione. Le competenze pedagogiche degli insegnanti sono date per scontate, così come accade per la capacità dei genitori di far crescere bene i loro figli
Leducazione si compie attraverso numerose tappe. Bisogna fare un’operazione a monte, per una valorizzazione etica dei comportamenti e un’operazione a valle attraverso la formazione di genitori ed insegnanti e, infine, l’educazione dei ragazzi. Bullismo, violenza negli stadi, anoressia, bulimia, dipendenze da “sostanze”, da internet, da videogiochi, dalla TV. Di soluzioni per tamponare situazioni ormai conclamate ce ne sono tante. Ma ugualmente sentiamo crescere la rabbia, il senso di impotenza nell’accompagnare il percorso di vita dei nostri figli alla maturità. Noi genitori, diciamolo, siamo soli e agli insegnanti occorre fornire gli strumenti per conoscere i fondamenti dell’educazione dei ragazzi e per metterli in condizione di saperli guidare. Cos’è il limite? cos’è la frustrazione? quanto incide l’autostima di un individuo, adulto o bambino, sul suo equilibrio psico-fisico? come si costruisce il processo di autonomia di un individuo? qual’è il ruolo dei genitori, qual’è quello degli figli? la stigmatizzazione, come si utilizza il rinforzo positivo e quello negativo, anche nei piccoli gesti quotidiani, quanto incidono? quali sono gli strumenti da fornire ai genitori, agli insegnanti, ai bambini e ai ragazzi per capire, per agire, per crescere? come aiutare il ragazzo e le famiglie a superare lo shock della bocciatura, a responsabilizzare il giovane del suo scarso rendimento?
Per fare buona educazione, soprattutto quella di un adolescente, bisogna fare un’azione a monte e una a valle. A monte occorre puntare ad una valorizzazione etica dei comportamenti, dell’agire. Se all’opinione pubblica vengono proposti solo modelli di successo e bellezza a qualsiasi costo, rispetto a comportamenti di onestà, coerenza, valorizzazione dei ruoli di accudimento familiare, di bambini, di anziani, di diversamente abili; se non viene incentivato il volontariato fra i giovani, il significato arricchente del donare, dell“essere” e non dell’“avere”, beh, poi nessuno si può lamentare. Le conseguenze sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Ben vengano i blog di giornalisti come Luigi Accattoli che ha creato un’area per far emergere “le buone azioni” quotidiane realizzate da gente comune. Ben vengano le dichiarazioni, divulgate in prima pagina su tutti i giornali da Bill Gates, che limita a 45 minuti al giorno il tempo al PC concesso a sua figlia, anche se il sospetto che ci sia qualche interesse dietro esiste. I valori vengono introiettati in tanti modi. Rafforzare per esempio il valore della coerenza, dell’onestà, dell’umiltà, quanti benefici produrrebbe, direttamente e indirettamente? Che effetto si avrebbe se ognuno agisse con scienza e con coscienza nel proprio lavoro, come cittadino, utente ed erogante un servizio? Penso ai medici, agli infermieri, agli avvocati, agli assicuratori, a coloro che passano con il rosso al semaforo. Se c’è un incidente, che coinvolge una persona, non è importante che poi chi ha trasgredito prende la multa. è importante che non ci sia l’incidente, che nessuno rischi la propria vita. Vogliamo che si faccia la prevenzione. Rafforzare i valori positivi che conducono i nostri comportamenti. Come rafforzare concretamente nell’immaginario collettivo valori positivi? Per esempio, il modo in cui il Governo distribuisce le risorse con una finanziaria. A chi? A che cosa? al modo in cui i dicasteri suddividono i fondi al loro interno. Di nuovo, a chi? a che cosa? Imprese piccole, medie o grandi, industria, volontariato, ricerca, cultura, istruzione, ecc. Come? La distribuzione delle risorse economiche orienta l’opinione pubblica, crea implicitamente un valore.
Perché gli investimenti possono creare assistenzialismo oppure sviluppare autonomia, possono essere distribuiti con logiche clientelari o con trasparenza, oggettività e favorendo la meritocrazia. Le “cose buone” nel terreno non curato possono crescere storte, possono essere percepite dall’opinione pubblica come sbagliate e ritorcersi contro chi governa. è il colmo ma è così, la percezione influenza il giudizio. A valle naturalmente esiste un’altra forma di prevenzione, quella che si realizza attraverso la formazione del corpo docente e dei genitori e l’educazione dei giovani. Se vogliamo considerare un progetto educativo serio rivolto agli adolescenti occorre investire sugli insegnanti, i loro tutori per? della giornata. Spesso la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti non è sufficientemente focalizzata sull’educazione. Le competenze pedagogiche degli insegnanti sono date per scontate. Inoltre, formare i futuri genitori sulle principali tappe evolutive dell’infanzia e dell’adolescenza, farli confrontare attraverso dei gruppi di auto-aiuto (cluster family) ci consente di pronosticare una maggiore efficacia della loro azione educativa. Tra l’altro se entrambi i genitori frequentano i corsi, si ottiene anche una maggiore solidità della coppia e una migliore coerenza educativa. La formazione, in questo senso, è importante come luogo di ascolto reciproco, di incontro e di riflessione. Infine, educare i giovani. Il termine e-ducare, significa, alla lettera, condurre avanti, oppure portare alla luce qualcosa che è potenzialmente presente. Certo se l’educazione si basasse sull’effetto Pigmalione nella sua accezione positiva quanto giovamento avremmo. Questa strategia mentale ed emotiva basata essenzialmente sull’empatia, insegna ad “illuminarci dentro e ad illuminare la persona che ci sta di fronte al punto che la persona fa propria quella luce e attua le cose che ci aspettiamo che faccia” (Maurizio Mazzotta). L’idea di poter credere in una persona e che soltanto questo possa aiutarla spontaneamente a tirare fuori tutte le sue potenzialità, è incredibile. Senza ricatti, multe, divieti, brutti voti in campo scolastico.
Un paese che vuole crescere, come obiettivo a lungo temine, investe nelle risorse principali che ha: l’uomo, la sua istruzione, la sua cultura.
Valori ed educazione hanno una forza indescrivibile, investiamoci.
Silvia Rubino
Redattore del sito giustizia
Dipartimento Giustizia Minorile
servizio promozione e divulgazione interventi
Ministero della Giustizia