I canali di diffusione delle immagini oggi sono moltissimi, ma per capire come arrivare alla gente comune bisogna innanzi tutto capire quali strumenti utilizzare. L’Italia è uno fra i paesi europei con il più alto numero di cellulari. L’MMS può essere il modo migliore di arrivare a tappeto a grandi e piccoli
l Comitato “Troviamo i bambini”, nasce assieme ad alcune delle famiglie dei bambini scomparsi, in primis la famiglia di Angela Celentano. Nasce dalla volontà di esperti di comunicazione che non capivano come mai in Italia le foto dei bimbi scomparsi non venissero diffuse su larga scala, come in moltissimi altri Stati europei ed extra europei. Solo ascoltando e lavorando in stretto contatto con le famiglie che vivono il dramma, ci si rende conto davvero di cosa sia necessario, ma purtroppo ci siamo resi conto che nessuno si era mai preso questa responsabilità. Le famiglie sono sempre state “prese d’assalto”, dai media per una sorta di scoop e da molte altre associazioni per una sorta di “ritorno di immagine”. In tutti questi casi, nessuno si è mai preoccupato di ascoltare cosa servisse davvero alle famiglie. Quando ti scompare un figlio, hai bisogno di aiuto: nel diffondere le immagini, di sostegno psicologico, di consigli legali. Purtroppo però le famiglie sono sempre state lasciate sole: alcune, per sostenere i costi che comporta la scomparsa di un figlio, si sono dovute vendere anche la casa…
Famiglie che contattavano aziende che potessero aiutare nel diffondere foto ed informazioni che rifiutavano per “non creare precedenti”, istituzioni inesistenti, che rifiutano di aiutare.
Quando però hai chi ti aiuta davvero, prendi forza…Diffondere l’immagine dei bimbi è assolutamente importante: può aprire altre segnalazioni, altre piste alle forze dell’ordine. Coinvolgere la gente comune nel problema è di fondamentale importanza. I canali di diffusione delle immagini oggi sono moltissimi, ma per capire come arrivare alla gente comune bisogna innanzi tutto capire la gente comune, e quali strumenti utilizza. L’Italia è uno fra i paesi europei con il più alto numero di cellulari, molte volte ne possediamo più di uno. Uno strumento tecnologico che negli anni 2000 ha come servizio l’MMS quale modo migliore di arrivare a tappeto a tutti, grandi e piccoli, perché, ricordiamoci, i bambini sono molto più attenti e solidali degli adulti.
Tutti quanti acquistando un numero per il nostro cellulare, firmiamo, ma non leggiamo, l’informativa ai sensi dell’articolo 13 del “Codice in materia protezione dei dati personali” (D. Lgs. n. 196/03), al punto 2 – Finalità del trattamento, al punto G: per ottemperare, anche mediante l’invio di sms, a provvedimenti della pubblica autorità adottati per ragioni urgenti di ordine, sicurezza, sanità ed igiene pubblica o in presenza di calamità, catastrofi o altri eventi e situazioni straordinarie. Quindi significa che se lo Stato Italiano intervenisse, l’inviare MMS con le foto dei bambini sarebbe fattibile, fermo restando che la scomparsa di un minore non sia già considerato fatto ordinario e non più straordinario, fermo restando che lo Stato non ritenga di “disturbare”, solo con l’invio di sms, i cittadini che ricordino di “ricordarsi di votare”.
Altro strumento utilizzato dalla gente è internet. Tutti abbiamo l’indirizzo e mail, e quasi tutti navighiamo sulla “grande rete”: l’inviare le foto dei bimbi pregando di diffondere l’informazione è un altro dei metodi da noi utilizzato perché aumenta in maniera esponenziale le persone raggiune e permette anche di conoscere cosa avvenga negli altri Stati.
In molti altri Stati la foto dei bambini appare:
• Sulle confezioni del latte. In Italia, contattate le più grosse aziende produttrici di latte, dove il target finale è il “cliente bambino”, le aziende rispondono NO.
• Sulle confezioni di largo consumo, quali biscotti, pasta, sportine della spesa.
Contattate le più famose aziende Italiane, che hanno come target finale le famiglie, famiglie alle quali devono la loro fortuna, rispondono NO.
Inoltre vorremmo sottolineare che:
• Contattata la TELECOM ITALIA, azienda che è nata e cresciuta, grazie al Popolo Italiano, che ha pagato di tasca propria gli sviluppi di questa azienda, che negli anni è diventata Telecom Italia Mobile, sfruttando la rete di Telecom, pagata dagli Italiani, NON HA MAI RISPOSTO all’aiuto chiesto nel diffondere le immagini dei bimbi.
Riteniamo che vi sia un grosso problema di potere e di monetizzazione sempre e comunque. Da una parte abbiamo i “potenti” e dall’altra la gente comune, che purtroppo continua ad abbassare la testa, schiacciata da un meccanismo di assuefazione, dove anche il grave problema “Scomparsa bambini”, non va assolutamente a sensibilizzare “il potente”, se non porta voti o danari. Ma considerato il grosso riscontro e il grande appoggio dei nostri 35.000 sostenitori sparsi in tutto il mondo, riteniamo di dover continuare fino a quando in Italia lo Stato e le grosse aziende prenderanno coscienza e cultura del problema. Fino a quanto si porranno la seguente domanda: “Se scomparisse tuo figlio che faresti?”
Forse allora scopriranno di avere anche un cuore, oltre che un sostanzioso conto in banca…
Cora Bonazza
Il comitato troviamo i bambini
www.troviamoibambini.it