Le prime iscrizioni nel Friuli Venezia Giulia risalgono al 1995 e quest’anno quindi festeggiamo il decennale dell’attività. Oggi in questa regione sono coinvolte 60 famiglie, sparse su tutto il territorio. Di queste, alcune si sono avvicinate all’esperienza dell’adozione solo di recente
L’Associazione Famiglie per l’accoglienza nasce nel 1982 a Milano e si propone di valorizzare e sostenere, anche attraverso la formazione delle famiglie, l’accoglienza di minori o di adulti in difficoltà e di diffondere tale valore.
Negli anni successivi l’attività dell’associazione ha trovato un notevole sviluppo e si diffonde rapidamente in tutta Italia, venendosi a costituire numerose sedi regionali, coinvolgendo oggi oltre 3000 famiglie. Per alcune di queste l’esperienza di accoglienza assume una forma più ampia: si cambia casa, spesso le famiglie si trasferiscono in cascine ristrutturate atte ad accogliere i numerosi bambini. Racconta Mario, un nostro amico di Milano: “Al momento dell’entrata nella nuova casa eravamo già in quindici persone, oltre alla mia famiglia c’erano tre fratelli in affido, una mamma con due figli, una donna in attesa, una ragazza di quindici anni e due adulti che avevano espresso il desiderio di condividere l’esperienza con noi”. Così Laura e Claudio che vanno ad abitare a Merate (Lecco) e, partendo dalla dedizione totale con cui accolgono i loro figli adottivi in grave situazione di disagio, si aprono all’accoglienza di madri tossicodipendenti a cui testimoniano nella quotidianità che cosa vuol dire amare i propri figli e se stesse.
Sono solo alcune delle testimonianze dell’attività che l’Associazione ispirata da don Luigi Giussani ha promosso, attività che negli anni si è allargata a tutto il mondo coinvolgendo bambini romeni, croati (durante la guerra in ex Jugoslavia), e poi tutto l’Est europeo..
Le prime iscrizioni nel Friuli Venezia Giulia risalgono al 1995: quest’anno quindi festeggiamo il decennale della propria attività. Oggi nel Friuli Venezia Giulia sono coinvolte 60 famiglie sparse in tutta la Regione, alcune delle quali da poco avvicinate all’esperienza dell’adozione. Dodici sono le famiglie che hanno bambini in adozione, italiani e/o stranieri, per un totale di 20 bambini di cui 4 sono portatori di handicap. Sei famiglie stanno facendo l’esperienza dell’affido, mentre 3 famiglie hanno in corso accoglienze varie (parenti di ammalati, giovani in difficoltà).
Non siamo partiti da progetti, ma dall’attenzione alle circostanze e alle persone che incontravamo. Prima i minori in difficoltà e abbandonati, poi i parenti dei malati, i bambini romeni, e poi le famiglie con il problema della sterilità. L’associazione si è sviluppata coinvolgendo in un’amicizia le famiglie che via via si aprivano a questi bisogni, costruendo nel tempo delle risposte organiche, come sono i gruppi di testimonianza e di aiuto per chi fa l’affido e l’adozione, oppure i minicorsi, nati per introdurre le famiglie all’esperienza dell’affido o dell’adozione. L’esperienza si è aperta anche accoglienza dei bambini portatori di handicap come adozione e affido.
Inizialmente partecipavamo agli incontri dell’Associazione nel Veneto dove già da anni c’è una presenza consistente. Dal 2000 abbiamo stabilito un incontro fisso mensile a Udine su temi specifici riguardo l’accoglienza, anche come aiuto tra famiglie adottive. Da qualche tempo questi incontri mensili si svolgono anche a Trieste. Proponiamo anche, una o due volte l’anno delle giornate di convivenza tra le famiglie, dove si affrontano temi di comune interesse e c’è spazio per scambiarsi le proprie esperienze. Questa è una giornata che i nostri bambini attendono con piacere. Dal 2003 abbiamo cominciato a proporre alcuni incontri pubblici. Iniziamo l’anno sociale in settembre con un pellegrinaggio a un santuario locale, che si svolge in contemporanea con gli altri gruppi dell’Associazione presenti nelle varie città italiane e, ultimamente anche all’estero (Svizzera, Spagna, Romania, Brasile). Può sembrare strano, ma questo è il gesto che dà significato al nostro operare.
Angela Arcicasa Domini
Delegata per il Friuli Venezia Giulia dell’associazione nazionale famiglie per l’accoglienza