“I lavori minorili nelle grandi città italiane”, rapporto 2005 dell´Ires-CGIL.
Sarebbero circa 500 mila i minori dagli 11 ai 14 anni, italiani e non, che svolgono lavori precoci. L´immagine che emerge dall´indagine è quella di un “forte investimento sul lavoro minorile”, specialmente su alcune grandi città, quali: Torino, Milano, Verona, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria e Catania.
Il rapporto evidenzia in primis i risultati emersi dall´indagine nelle scuole, evidenziando che il 21,4% degli 11-14enni intervistati nelle scuole medie inferiori (circa un minore su cinque)ha esperienze di lavoro precoce, con picchi intornoal 30/35% nelle città del sud e quote più basse in quelle del centro-nord (15/18%). Sulle tipologie di lavoro svolto emerge che il 70% dei minori collabora ad un´atttività di famiglia, più del 20% lavora nel circuito dei parenti o degli amici di famiglia e il 9% lavora presso datori terzi. Prevalgono i minori machi (più del 60%) e il 90% sono italiani, il resto stranieri. Tra questi ultimi, quasi la metà proviene dall´Asia, un quarto dall´Europa dell´Est,un 20% dai paesi nord-africani e il 7% dall´America Latina. Fonte: sito Ires.