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La tendenza attuale di protezione delle vittime

 

Negli anni più recenti è cresciuta una nuova sensibilità tra gli operatori del settore giudiziario, nella cultura universitaria e nello stesso mondo politico per una maggiore attenzione alle esigenze delle vittime dei reati.

In Italia la consolidata tradizione di particolare attenzione alle vittime era finora limitata ai reati di strage, di terrorismo e di criminalità organizzata; sono state approvate leggi specifiche per riconoscere alle vittime e ai loro famigliari indennizzi per le perdite subite in occasione di quei gravissimi reati.

Oggi nel nostro paese comincia però ad affermarsi una cultura anche giuridica di tutela generale della vittima di reati: intendiamo dire una tutela non condizionata dall’eccezionalità dell’evento criminoso ma fondata sulla consapevolezza che la giustizia del terzo millennio si fonda innanzitutto sulla ricerca del soddisfacimento dei bisogni delle vittime.

La prospettiva della mediazione e della giustizia riparatoria fornisce alla giustizia minorile nuovi strumenti per una migliore responsabilizzazione del minorenne; nella giustizia penale ordinaria si presta indubbiamente ad una migliore considerazione della vittima del reato.

Uno dei tratti più interessanti di questa tendenza risiede nel fatto che l’azione positiva in favore delle parti offese non può certo esaurirsi nell’ambito della risposta giudiziaria al reato. Il risarcimento e la riparazione dei danni sono certamente aspetti essenziali per una giustizia riparatoria ma non gli unici; le stesse attività di mediazione è preferibile che si svolgano in un contesto meno giudicante di quello caratteristico del procedimento penale. Non deve quindi stupire che a livello locale alcune amministrazioni locali e le associazioni di volontariato abbiano investito in numerose iniziative per la tutela delle vittime di reati comuni. In molte grandi città italiane sono nati dei centri di assistenza per gli anziani vittime di reati (in particolare per le truffe e i furti in abitazione); in alcuni comuni sono sorti dei centri di mediazione sociale e in alcuni casi vi sono stati degli stanziamenti ad hoc per l’indennizzo a favore delle vittime di reati di strada in precarie condizioni economiche.

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