Siria, oltraggio ai diritti umani?

Concetta Padulla

Lo stato di emergenza in Siria dura già dal 1962.
Negli anni ‘60 si sono verificati diversi colpi di Stato, mentre lo stato di guerra con Israele è perenne.
L’attuale guerra civile appartiene al fenomeno della Primavera araba.
È un terreno caldo della politica estera. Le proteste pubbliche si sono imposte come routine quotidiana sfidando una legge antidemocratica del 1963 che impedisce le manifestazioni di piazza.
I cortei, sfociati in tafferugli con la polizia, rivendicavano un’evoluzione in senso democratico dello Stato. Secondo fonti governative internazionali, invece, assistiamo al tentativo di creare uno Stato islamico radicale, visti i collegamenti dei rivoltosi con l’Arabia Saudita, Al-Qaeda, i Fratelli Musulmani ed il Consiglio nazionale siriano.
Le organizzazioni umanitarie internazionali denunciano il fatto che sia le forze governative, sia i miliziani usino i civili come cavie. Vecchi, donne e bambini sono stati usati come scudi umani in una guerra in cui si persegue la tattica della terra bruciata. Inutili sono le denunce delle ong di violazione dei diritti umani, attraverso torture e fucilazioni sommarie. Alla popolazione non resta che scegliere tra due soluzioni: l’esilio come rifugiati politici presso gli Stati limitrofi neutrali o il carcere, con il rischio di torture fisiche, oltre che psicologiche.
In questi cinquant’anni di carneficine, la vicenda siriana è sempre stata monitorata a distanza dal Governo americano e da quelli occidentali. Oggi, però, l’intervento dell’ONU e la lotta al terrorismo si rendono pressanti per sincerarsi dell’effettivo utilizzo di armi chimiche. Secondo fonti non ufficiali, ciò è avvenuto il 21 agosto nei pressi della capitale Damasco. L’ONU ha inviato esperti a svolgere accertamenti negli ospedali e tra le macerie.
“È rischio deflagrazione mondiale”. Così si esprime il Ministro degli Esteri, Emma Bonino, mentre l’opinione pubblica mondiale si divide tra sostenitori e contrari all’intervento armato.

di Concetta Padula
Collaboratrice di SocialNews

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