Quando la lettura supera i suoi confini: gli ausili per i non vedenti

Il Braille viene insegnato agli studenti non vedenti sino dalla tenera età: se possibile, si intraprende un percorso di insegnamento sino dalla scuola dell’infanzia, che sarà poi perfezionato negli anni. Sarà verso gli otto-nove anni che i bambini verranno avvicinati anche all’uso del pc, per mezzo del quale potranno avere la possibilità di leggere e comunicare con i coetanei via internet.

Sappiamo spesso poco del mondo che ci circonda e molti di noi non conoscono la scrittura che ha permesso ai non vedenti di accedere al mondo del sapere: il Braille. Qualcuno si sarà imbattuto in esso salendo in ascensore e vedendo i punti in rilievo sulla pulsantiera. Qualcun altro avrà visto i puntini incisi sulle scatole dei farmaci. Ma poi, all’atto pratico, se ne sa davvero poco. Il Braille è una scrittura inventata da un maestro non vedente più di 200 anni fa. Come molte altre invenzioni che hanno lasciato segno nella storia, in principio, non ha ricevuto il plauso dei più. Veniva ritenuta scrittura ghettizzante e troppo difficile da imparare. Ma la storia insegna che, spesso, le cose vanno in maniera diversa da come si prospetta in origine. Il Braille ha iniziato a prendere sempre più piede e a diffondersi in maniera capillare in tutto il mondo. Questo codice non è altro che una combinazione di puntini che danno origine a ben 64 combinazioni. All’atto pratico, esse non sono altro che lettere, numeri, segni di punteggiatura e via dicendo. Come si è detto, questa scrittura ha raggiunto l’acme del successo, ma, negli ultimi anni sta avendo un lento declino. I ciechi che leggono in Braille sono sempre meno: preferiscono ascoltare i libri con il pc o con l’’ipod, piuttosto che leggerli con le mani. Afferma il Professor Vincenzo Bizzi, tiflologo assai affermato, che il Braille viene insegnato agli studenti non vedenti sin dalla tenera età. Se possibile, si intraprende un percorso di insegnamento a partire dalla scuola dell’infanzia, perfezionato, poi, negli anni. Sarà verso gli otto-nove anni che i bambini verranno avvicinati anche all’uso del pc, per mezzo del quale potranno avere la possibilità di leggere e comunicare negli anni successivi con i coetanei via internet. Il Braille, secondo Bizzi, è uno strumento assai importante, tappa obbligatoria per avvicinarsi alla cultura. Negli anni, gli studenti decideranno se leggere in Braille o per mezzo del pc o di audiolibri. I non vedenti adulti preferiscono leggere con il pc, sicuramente più semplice e immediato. È difficile reperire testi in Braille e sono sicuramente molto meno tascabili di un libro registrato o digitalizzato. Il Braille risulta essere scrittura assai ingombrante: il testo dei Promessi Sposi, per fare un esempio, è diviso in nove volumi. È interessante precisare che molti disabili visivi amano leggere assai: Anna Piccoli, ragazza non vedente, afferma che legge ormai da anni per mezzo del pc. La lettura risulta per lei una grande culla di sapere e di informazioni, tanto da divorare numerosi libri ogni anno. Il suo percorso di lettura è stato simile a quello di molti altri: si è avvicinata al sapere letterario per mezzo del Braille e negli anni più recenti ha sostituito le letture in Braille con quelle digitalizzate. È possibile leggere ovunque. Il libro, ad esempio, si mette su un lettore e lo si può leggere anche in treno, o in pullman. Anna afferma di aver avuto delle difficoltà iniziali a leggere con le cassette lette da una persona umana: era più facile distrarsi. Ma, con il tempo, si è abituata al nuovo tipo di lettura. Oggi non riuscirebbe più a stare senza i suoi libri in mp3. L’avvento dell’e-book porterà ancora nuovi cambiamenti. Molto probabilmente, sarà una nuova sfida, bella da affrontare. Una nuova sfida che permetterà di avere il libro già pronto appena lo si acquista, senza doverlo passare allo scanner o doverselo far registrare. I disabili visivi sono pronti a questa nuova sfida che potrà aprire nuove frontiere del sapere. Sarà bello entrare in un negozio e comprare il libro del proprio autore preferito, portarselo a casa e iniziare a leggerlo immediatamente.

Marta Ghelli
Responsabile della comunicazione di Social News per i non vedenti

Rispondi