Il fundraising

Le molteplici richieste di donazioni, il crescente numero dei progetti di assistenza e sviluppo ma soprattutto la maggiore attenzione dei donatori impone sempre più alle organizzazioni del terzo settore di mettere in pratica programmi di raccolta fondi precisi e strutturati.

Se apriamo la nostra cassetta postale, un giorno qualsiasi, la troviamo piena di lettere, bollettini e notiziari provenienti da organizzazioni del terzo settore. Alcune ci chiedono di aiutare l’associazione in causa a costruire un ospedale, altre ci chiedono di contribuire alla scolarizzazione dei bambini di un certo quartiere o Paese, altre di impegnarci attivamente per salvare il mondo. Tutte contengono una richiesta di donazione. Donare è contribuire ad una buona causa, sentirsi parte di un progetto, contribuire alla costruzione di una scuola, un ospedale, una mensa. Donare è la base dei progetti delle organizzazioni, raccogliere fondi è il futuro del terzo settore. Le molteplici richieste di donazioni, il crescente numero dei progetti di assistenza e sviluppo, ma, soprattutto, la maggiore attenzione dei donatori, impongono sempre più alle organizzazioni del terzo settore di mettere in pratica programmi di raccolta fondi precisi e strutturati. Il fundraising sta diventando sempre più centrale in tutte le realtà del non profit, cresce e richiede giorno dopo giorno professionisti formati ed informati. Fare raccolta fondi, al giorno d’oggi, non è la stessa cosa di dieci anni fa. E, soprattutto, fare fundraising domani non sarà lo stesso di oggi. Oggi, le organizzazioni hanno imparato a strutturare i programmi di raccolta fondi, differenziandoli in base ai diversi interlocutori ed ai diversi mercati. Domani, tutte le organizzazioni risponderanno ai principi di trasparenza, accountability (rendicontazione) ed accessibilità. I tre principi a cui tutte le organizzazioni del terzo settore dovranno attenersi per dimostrare di gestire correttamente le donazioni dei propri sostenitori sono alla base delle linee guida per la raccolta fondi elaborate dall’agenzia delle onlus. Se si analizzano i tre principi alla base delle linee guida (che saranno presentate in anteprima durante la Terza edizione del Festival del Fundraising), ci si rende conto di come esse abbiano non solo lo scopo di regolare e rendere più trasparente l’attività delle organizzazioni, ma anche quello di promuovere la consapevolezza che, più le organizzazioni sapranno agire per migliorare la qualità complessiva delle proprie azioni, più aumenterà la consapevolezza dei cittadini di quanto fa il terzo settore e, quindi, il desiderio di donare per contribuire a cambiare il mondo.

La trasparenza riguarda le informazioni da comunicare ai donatori. Secondo l’agenzia per le Onlus, un’organizzazione deve rendere disponibili varie informazione per esplicitare il principio della trasparenza. Ogni organizzazione dovrebbe individuare la figura di un responsabile dell’attività di raccolta fondi ed indicare le finalità della sollecitazione. Il rispetto del principio di trasparenza comprende anche l’indicazione delle conseguenze civilistiche dell’atto di donazione: il donatore deve sapere preventivamente se con l’atto di donazione risulta acquisito come socio dell’organizzazione e deve essere informato dell’eventuale deducibilità fiscale della donazione. L’accessibilità riguarda, invece, il diritto del donatore e del destinatario di ricevere informazioni, se richieste. Secondo le linee guida, l’organizzazione non profit deve mettere a disposizione del richiedente tutte le informazioni relative all’attività di raccolta fondi di cui è in possesso, con lo scopo di consentire al donatore ed al destinatario la possibilità di rintracciare le informazioni di cui necessitano. La rendicontazione riguarda, infine, la necessità di dare conto dell’intero operato dell’organizzazione non profit e del progetto, o delle attività generali, per i quali è stata realizzata la specifica raccolta di fondi, attraverso la rilevazione analitica dei valori economici. I proventi delle attività di raccolta fondi devono essere evidenziati nei bilanci di esercizio e disponibili ai donatori e a tutti gli stakeholders potenzialmente interessati, come risulta dagli schemi di bilancio predisposti dall’Agenzia per le Onlus. Il futuro del terzo settore risiede, dunque, anche nella raccolta fondi. Ed è proprio per sostenere le organizzazioni del terzo settore ad avvicinarsi in modo sempre più corretto e professionale alla raccolta fondi che nasce il Festival del Fundraising. Il Festival, che quest’anno si svolgerà a Castrocaro Terme dal 12 al 14 maggio, sta riuscendo ogni anno di più nell’intento di favorire lo scambio di buone prassi tra professionisti e volontari del terzo settore. Ogni anno, un numero crescente di organizzazioni non profit si avvicina al Festival per apprendere le nozioni ed i segreti del mestiere, che professionisti selezionati mettono a disposizione dei partecipanti. Il Festival apre ogni anno una finestra sulla professione del fundraising e, di conseguenza, sul futuro del terzo settore.

Valerio Melandri
Presidente della associazione FFR Festival del Fundraising
Ricercatore di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia di Forlì, Università di Bologna.

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