Il sito www.governoberlusconi.it spiega che cosa fa il governo e fornisce le motivazioni sociali e politiche per cui si compiono certe scelte: in questo modo divulghiamo le nostre iniziative sul territorio, i nostri eventi e le nostre foto, che diventano patrimonio comune e possono circolare in modo semplice e veloce.
Quando parliamo di utilizzo di internet da parte della politica, bisogna fare subito una distinzione fondamentale: da una parte, infatti, c’è la gestione della presenza istituzionale del partito on-line, dall’altra c’è l’uso personale che ogni singolo parlamentare può fare di internet. Si tratta di due cose completamente diverse: pubblicare qualcosa sul sito del partito, infatti, comporta un’importante presa di responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica e della stampa; postare qualcosa sul proprio blog, o sul proprio spazio su Facebook, evidentemente, ha normalmente un peso minore. È dal 1995 che curo il sito di Forza Italia ed oggi proseguo questa responsabilità gestendo il sito del Pdl. Tale spazio viene utilizzato per alcune funzioni specifiche: vogliamo, innanzitutto, fare informazione e fornire documentazione a chi viene da noi. Ma il sito ci serve anche per mobilitare militanti e simpatizzanti, ascoltarli e condividerne le idee. La rete, infine, ci aiuta anche ad organizzare il lavoro di partito ed a renderci sempre reperibili attraverso le più varie modalità. La prima funzione del sito, come ho detto, è quella di informare direttamente gli elettori senza la mediazione dei media. Da questo punto di vista, il sito è il luogo nel quale i nostri militanti ed i nostri simpatizzanti trovano tutte le notizie, così come sono, dal nostro punto di vista. Forniamo inoltre tutta la documentazione integrale degli eventi che ci riguardano, come, ad esempio, i discorsi del presidente Berlusconi o la diretta on-line dei principali eventi del Pdl. C’è poi la seconda funzione, quella di mobilitazione.
In periodo di campagna elettorale, utilizziamo il sito nazionale come un super gazebo on-line, nel quale mettiamo a disposizione dei cittadini moltissimi strumenti. Ad esempio, le liste dei nostri candidati ed i contenuti del nostro programma elettorale, oppure inseriamo i nostri volantini, dando a tutti la possibilità di stamparli e diffonderli anche in versione cartacea. Predisponiamo, inoltre, numerose iniziative che sfruttano il passaparola della rete, in modo tale che ogni simpatizzante possa fare campagna elettorale on-line. La funzione di mobilitazione, ovviamente, viene sfruttata anche in periodo non elettorale per far circolare i contenuti dell’azione di Governo. C’è poi la terza funzione, quella di ascolto ed interazione, che si avvale di molti canali. Sul sito www.governoberlusconi.it, ad esempio, coinvolgiamo gli utenti con sondaggi e mettiamo a loro disposizione degli spazi dove possono lasciare suggerimenti, commenti, critiche o osservazioni. C’è poi la newsletter del sito nazionale, che inviamo a cadenza settimanale, ed il forum “Spazio Azzurro”, dove chiunque lo desideri può partecipare al dibattito in corso, intervenire sui temi del giorno, fornire suggerimenti. Il forum è moderato: vogliamo rendere conto anche delle opinioni discordi dalle nostre, ma non vogliamo che passino messaggi contenenti insulti, che pubblichiamo in uno spazio apposito chiamato “Sinistra Tolleranza”. Lì mettiamo il peggio delle offese che ci vengono rivolte, proprio per spiegare come non ci si deve comportare nei confronti degli avversari politici, poiché la si può pensare diversamente senza arrivare all’insulto. C’è poi una quarta funzione, quella organizzativa. Per questa utilizziamo la intranet del sito nazionale, dove i nostri coordinamenti locali possano trovare materiali utili per la loro attività o le comunicazioni che riguardano l’operatività su tutto il territorio.
Mi interessa aggiungere che, già da cinque anni a questa parte, abbiamo intensificato la nostra presenza on-line, affiancando al sito del partito istituzionale un altro sito, di governo o di opposizione, a seconda della situazione politica del momento. Ora, ad esempio, abbiamo il sito www.governoberlusconi.it che spiega cosa fa il governo e fornisce le motivazioni sociali e politiche per cui si compiono certe scelte. Siamo poi presenti su Facebook, Twitter e YouTube, sempre con il “marchio” di “governoberlusconi.it”. In questo modo, divulghiamo sul territorio le nostre iniziative, i nostri eventi, le nostre foto, che diventano patrimonio comune e possono circolare in modo semplice e veloce. In tutti questi anni, abbiamo organizzato molte iniziative on-line che hanno trovato una buona risonanza anche fuori da internet. Un esempio è quello del concorso dei “Manifesti taroccati” durante la campagna elettorale delle politiche 2001. Siccome in internet circolavano diversi “taroccamenti” e prese in giro dei nostri manifesti, indicemmo il concorso per premiare i più belli. Il regolamento accettava solo i “taroccamenti” dei nostri manifesti e non quelli degli altri, purché, naturalmente, privi di parolacce o insulti. Una giuria di “tartassati dalla satira”, formata dall’avvocato Prisco, il compianto vicepresidente dell’Inter, Adriano Galliani ed Emilio Fede, ha poi scelto i tre manifesti vincitori del concorso. I tre vincitori sono stati invitati, il 28 aprile del 2001, ad una cena ad Arcore assieme al presidente Berlusconi, a me che ero l’ideatore del concorso ed ai tre giurati. Nel corso della serata, sono stati premiati con il “Berluskaiser d’oro”: nel ’94, Bossi aveva appellato il cavaliere con il nome di “Berluskaiser”, per dargli del dittatore. In quell’occasione, pensammo di fare satira su questo vecchio ed ormai superato episodio. Fu un grande successo: di questa iniziativa parlarono tutti i quotidiani!
Quando, invece, eravamo all’opposizione, in occasione della manifestazione che si svolse il 2 dicembre del 2006, in piazza San Giovanni, a Roma, organizzammo il sito www.scendoinpiazza.it, dove presentammo i gadget che vennero distribuiti per strada. C’era l’ombrello con la scritta “Piove, governo ladro delle libertà”, le mutande con la scritta “Ho pagato le tasse di Prodi”, l’orologio a muro “Governo Prodi è ora di andare a casa”… Tutti questi gadget ironici attirarono l’attenzione dei mezzi di informazione italiani ed iniziarono a circolare anche fuori da internet. La gestione del mio spazio personale in internet richiede una responsabilità del tutto diversa rispetto a quella relativa alla gestione dei siti istituzionali. Nel proprio blog, nel proprio sito personale e nella propria pagina su Facebook, tutti sono molto più liberi di esprimersi. È nel 2001, anno in cui divenni deputato, che ho attivato il sito www.antoniopalmieri.it. Da un anno ho anche un blog, nel quale cerco di rendere conto della mia attività e di far capire giorno per giorno quello che faccio come parlamentare: spesso, molti hanno l’impressione che i parlamentari non facciano niente, mentre, in realtà, si tratta di un lavoro totalmente impegnativo. Nel blog cerco di farlo capire. Ho, inoltre, la mia newsletter, alla quale sono iscritte poco meno di 30.000 persone, frutto di otto anni di impegno on-line. Spesso, mi è capitato di creare dei siti ad hoc per iniziative specifiche. Un esempio è quello relativo ad AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amniotrofica.
Nel novembre 2007, abbiamo lanciato un appello a Napolitano affinché il Quirinale esercitasse la moral suasion presidenziale, invitando le Regioni ad attivare i fondi già stanziati per i malati di Sla, le loro famiglie e, in generale, tutti coloro che diventano disabili a causa di malattie invalidanti: malattia e sofferenza non possono diventare motivo di emarginazione e discriminazione. Abbiamo collocato questo appello in un sito che si chiamava “Liberidivivere” e lì abbiamo raccolto adesioni on-line e via fax tramite un modulo stampabile. Nell’arco di un anno, abbiamo mobilitato quasi 25.000 persone che hanno sottoscritto questa iniziativa, la quale non aveva avuto nessun tipo di copertura pubblicitaria o mediatica. C’è, infine, tutto il lavoro che non si vede, quello della risposta alla posta elettronica, sia su Facebook, sia su quella pubblica della Camera. Anche queste sono cose impegnative: le persone che scrivono sono moltissime e cerco sempre di rispondere a tutti. Ma le e-mail sono talmente tante che a volte risulta difficile. E, se consideriamo che “verba volant” e “scripta manent”, si può ben capire come la risposta per posta elettronica richieda molta attenzione, per il grande valore di cui può caricarsi. In definitiva, la presenza in internet richiede tempo, impegno e dedizione. Ma ne vale la pena, perché anche in questo modo si mantiene vivo il contatto con i cittadini.
Antonio Palmieri
Deputato, membro della VII Commissione (Cultura, Scienza ed Istruzione)