Dalle attività puramente ludiche ed apparentemente innocue al complesso mondo del gioco d‘azzardo on-line. I rischi di una dipendenza patologica dagli effetti devastanti, dove la criminalità organizzata può agire indisturbata con truffe, riciclaggio di denaro, usura.
Dai cruciverba al sudoku, dalle battaglie stellari alle scommesse sportive, dal videopoker ai casinò, ormai l’universo web offre una vasta gamma di giochi, facilmente reperibili on-line, con software di facile applicazione e che godono di una sempre maggior popolarità di pubblico giovane e meno giovane. Se sul più noto motore di ricerca, Google, digitiamo le parole giochi on-line, troviamo ben 7.640.000 link di riferimento, compresi molti che rimandano ai vari videopoker e casinò, di cui è ricco l’universo virtuale. Anche i più noti social network presentano una vasta gamma di giochi. Uno dei più noti, proposto da Facebook, è Pet Society, un simpaticissimo simulatore di vita molto più semplice del classico The Sims. Si tratta di un cucciolo virtuale, capace di interagire con gli altri abitanti della comunità vivendo una vita di relazioni completa: visita gli amici, pratica sport, scommette sulle gare, guadagna monete virtuali, arreda la casa, si lava, si veste, fa shopping, fotografa le situazioni più divertenti, cura il giardino e ha l’hobby della pesca, può vendere, regalare o scambiare oggetti, riceve la posta e le comunicazioni del sindaco. Ideato dalla Playfish, conta milioni di appassionati, con decine di fan club sparsi in tutto il mondo. Tuttavia, queste attività puramente ludiche ed apparentemente innocue che, in misura ponderata, possono essere svolte in tutta tranquillità, nascondono non poche insidie e sviluppano in alcuni soggetti, particolarmente fragili, un potenziale di dipendenza, con conseguenza di sdoppiamento della personalità, confusione mentale, crisi epilettiche. Problemi che diventano ancora più complessi, e con conseguenze ancora più gravi, nel gioco d’azzardo. In questi casi, il soggetto patologico non riesce più a controllare il gioco, gli dedica sempre più tempo trascurando affetti, impegni ed altri hobby.È inspiegabilmente irritabile, sente il bisogno di scommettere quantità crescenti di denaro. Le perdite non lo fanno desistere, anzi. Rappresentano un incentivo a continuare. Il tutto tenendo completamente all’oscuro la famiglia, che alla fine viene trascinata con lui fino alla rovina economica. Difficile reperire stime attendibili per quello che riguarda i “giocatori d’azzardo problematici” in Italia. Secondo le fonti più attendibili, si tratterebbe del 3% della popolazione.
Si tratta, però, di un dato stimato per difetto, proprio per i tanti che, pur non frequentando sale giochi e casinò, trovano una vasta offerta di prodotti on-line. Bisogna aggiungere, inoltre, che nell’Unione Europea il gioco d’azzardo non è regolamentato (nel senso che non esiste una legge europea che lo dichiari più o meno legale). Dagli accordi sottoscritti tra i membri della UE, ne deriva che in ogni Paese si applicano le norme più favorevoli, le quali permettono la gestione dei casinò on-line e consentono ai cittadini di giocarci. Vi sono alcuni Paesi, come il Regno Unito, dove il gioco d’azzardo è considerata un’attività legale e, pertanto, viene regolamentato sotto vari aspetti. In Italia, invece, abbiamo una situazione opposta. Nella Legge Finanziaria del 2006, il Governo ha varato una norma atta a bloccare l’accesso da parte degli utenti italiani a tutti i siti web che consentono di giocare ai casinò on-line. Tale normativa, messa in atto dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, prevede l’adeguamento da parte dei provider di connettività internet italiani (ISP), pena una multa fino a 180.000 euro, degli strumenti adatti al blocco dell’accesso da parte di utenti italiani a tali siti web. Un provvedimento giustificato con la necessità di proteggere gli utenti dalle crescenti truffe che avvengono nei casinò on-line. Com’è facilmente immaginabile, il settore del gioco d’azzardo on-line è estremamente redditizio e soggetto ad una serie di attività illegali e di interesse penale che riguardano non solo la condotta del giocatore patologico, ma anche gli interessi da parte della criminalità organizzata.Questi vanno dalla gestione diretta dell’attività di gioco illegale all’indotto che può derivare dal gioco legale, primo fra tutti il riciclaggio di denaro, la spendita di banconote false, l’usura. Anche se le società che concedono in affitto i software per la gestione dei casinò on-line sono sottoposte a controlli da parte delle autorità di garanzia, è sempre presente la possibilità di irregolarità, illegalità o truffe, tenuto conto della facilità con cui è possibile, in poche ore, aprire e chiudere un sito web.
Per aprire un casinò on-line, basta seguire pochi semplici adempimenti: creare la società che gestirà il casinò (simili società si possono aprire in stati come Panama o Gibilterra o le Isole Vergini), acquisire una licenza, affittare oppure sviluppare ed implementare il software di gestione del casinò, investire in attività di marketing on-line, spesso rivolgendosi a società specializzate nella gestione di programmi di affiliazione e, si può ben dire, il gioco è fatto. Ma non è solo il gioco d’azzardo a presentare forti rischi. Secondo un recentissimo studio di G Data Security Labs dell’agosto scorso, è in aumento su internet il commercio illegale dei dati di accesso ai videogiochi on-line che si possono installare o usare con una password. I ricercatori hanno individuato centinaia di forum illegali che vendono dati di accesso rubati ai giocatori per meno di due euro. Per G Data, sono World of Warcraft e Steam i giochi maggiormente presi di mira dai cyber criminali, che riescono a rubare i dati con uno speciale malware introdotto nel pc degli utenti. Una volta che il malware viene introdotto nel pc degli utenti, tutti i dati inseriti vengono loggati e, automaticamente, inoltrati ai criminali. I dati di accesso per quasi tutti i più popolari giochi on-line possono essere ottenuti anche per meno di due euro. Il prezzo dipende, come sempre, dal rapporto fra domanda e offerta, dalla qualità dell’account, da eventuali sconti sulle quantità e dall’abilità di negoziazione tra le parti. I criminali traggono la maggior parte dei loro profitti dagli account di Steam che contengono una gran mole di dati di accesso per giochi differenti. Come combatterli? Semplicemente usando soluzioni antivirus performanti, che spesso vengono snobbate dagli utenti per non inficiare le performance del pc. Una leggerezza che può costare molto cara, perché li rende facili prede dei cyber criminali. Insomma, giocare è bello, ma ciò che lo rende ancora più appassionante è la moderazione e la prudenza. Un po’ quello che ci dicevano sempre le nostre nonne: il gioco è bello quando dura poco.
Bianca La Rocca
REsponsabile dell’ufficio stampa di Sos Impresa Confesercenti