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Le Convenzioni sul lavoro minorile

La Convenzione 138 sull’età minima per l’accesso al lavoro, accompagnata dalla relativa Raccomandazione 146, è il documento fondamentale dell’OIL in materia di lavoro dei minori. La Convenzione 138 stabilisce che l’età minima per l’accesso al lavoro dei più giovani debba coincidere con quella del loro pieno sviluppo fisico e intellettuale. Per questo non può essere inferiore all’età in cui si terminano gli studi dell’obbligo scolastico e in ogni caso non può essere inferiore ai 15 anni. Solo i paesi in via di sviluppo possono inizialmente – e in via transitoria – fissarla sotto questa soglia, e comunque non prima dei 14 anni.

La Convenzione 182 sulle forme peggiori di sfruttamento infantile – adottata nel giugno 1999 ed entrata in vigore come norma internazionale lo scorso 19 novembre 2000 –, accompagnata dalla relativa Raccomandazione 190, stimola alla costruzione e all’applicazione di strumenti di intervento nazionali per affrontare le forme estreme, ma in diffusione, di sfruttamento dei minori, e (considerando minori tutte le persone sotto i 18 anni) definisce per la prima volta la soglia delle « forme peggiori »

– tutte le forme di schiavitù e di asservimento, la tratta e la vendita, il lavoro forzato e obbligatorio, il reclutamento dei bambini per i conflitti armati ;

l’impiego, l’ingaggio o l’offerta di minori per la prostituzione e per la produzione di materiale o di spettacoli pornografici, per attività illegali e in particolare per la produzione e il traffico di stupefacenti ;

– qualunque lavoro che metta a rischio la salute, la sicurezza o la moralità dei minori, esponendoli ad abusi fisici, psicologici o sessuali, a condizioni ambientali difficili, ad orari prolungati o notturni, all’uso di tecnologie, di macchine e di sostanze pericolose.

Entrata in vigore significa che i paesi che ratificano la Convenzione 182 devono assumere iniziative immediate e concrete per proibire ed eliminare le forme peggiori di lavoro minorile. Anche i paesi che non hanno ratificato la Convenzione 182 devono tenerne conto nelle loro politiche nazionali. L’Italia ha ratificato la Convezione 182 nel giugno 2000.

Nel giugno 1998 la Conferenza internazionale del lavoro ha adottato in forma solenne la Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro, indicando tra le norme internazionali quelle prioritarie, che impegnano tutti i 175 paesi membri dell’Organizzazione, che abbiano o meno ratificato le diverse Convenzioni specifiche.

Le norme e i principi cui fa riferimento la Dichiarazione fondamentale hanno per oggetto :

– la libertà di associazione sindacale e il diritto di contrattazione collettiva ;

– l’eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato ;

– l’abolizione effettiva del lavoro minorile ;

– l’eliminazione della discriminazione in materia di lavoro e di impiego.

Costituito nel ottobre del 1999, l’InFocus Programme sulla promozione della Dichiarazione ha per compito principale la redazione del Rapporto annuale e la preparazione di Rapporti globali per il Direttore Generale. La sua finalità è anzitutto la promozione della Dichiarazione presso i governi e le organizzazioni di lavoratori e di datori di lavoro, gli ambienti universitari e altri interlocutori importanti, nonché l’avviamento delle ricerche necessarie all’elaborazione dei rapporti globali.

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