Il trapianto di cellule stamminali è sperimentale. E una terapia considerata “miracolosa”, non ha ottenuto il riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale perchè non è stata sottoposta ai test di valutazione secondo i protocolli classici.
A tutti, prima o poi, capita di navigare in internet alla ricerca di qualche cosa… un po’ per noia, un po’ per aggiornarsi o per curiosare qua e là, o magari con lo scopo di scrivere un pezzo giornalistico.
Motore di ricerca, inserire termine: S-T-A-M-I-N-A-L-I – invio.
Nove lettere, un clic, millesimi di secondo e tra mille collegamenti si può trovare una piccola notizia, apparentemente insignificante… quel qualcosa che però può dare una speranza, se non di sopravvivenza, almeno di miglioramento ad una condizione di vita già critica.Quante volte padri e madri disperati, figli devoti e caparbi o compagni innamorati ricercano, collegandosi con tutto il mondo, le cure più all’avanguardia per i propri cari, non dandosi per vinti ad un destino che appare segnato!Christopher Reeve e Ambrogio Fogar e Luca Coscioni: chi non conosce le loro storie, le loro battaglie, la loro tenacia per superare le barriere inflitte dalla progressiva paralisi.Ma anche Vanessa Wessels, nata in Sudafrica e dal 1989 cittadina italiana, 40 anni e madre di due bambini, cui è stata diagnosticata la temibile sclerosi laterale amiotrofica, o Danilo Neri, 24 anni di Vinovo (Torino), paralizzato dal 1998 per una frattura alla colonna vertebrale causata da un banale tuffo in mare.
Quali speranze ripongono nelle cellule staminali Danilo, Vanessa ed i milioni di persone colpite da una malattia neuro-degenerativa?
Il dott. Huang Hongyun è il medico cinese attualmente più discusso: è considerato il pioniere nella cura dei casi di paralisi mediante l’inoculazione di cellule staminali fetali che, rigenerando i tessuti atrofizzati, restituiscono i movimenti ai pazienti.
E’ bene fare subito due considerazioni: funziona?
§ La terapia è sperimentale. Considerata “miracolosa”, non ha ottenuto il riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale perchè non è stata sottoposta ai test di valutazione secondo i protocolli classici. Lo stesso Huang sostiene “spero che un giorno la ricerca dia una spiegazione… la mia cura funziona, i pazienti recuperano i movimenti”.
E’ alla portata di tutti?
§ La terapia è costosissima (si dice, 20 mila dollari), si aggiungano poi i costi di viaggio di paziente ed accompagnatori, nonché di gestione della permanenza in strutture adatte, sempre che si venga ammessi alle lunghissime liste di attesa dei richiedenti.
Vanessa si è sottoposta all’intervento il 9 dicembre 2005 ed è lei stessa, in un’intervista rilasciata a Federico Rampini e pubblicata su La Repubblica del 21 dicembre 2005 a raccontare la sua esperienza ed a sostenere con forza che i miglioramenti ci sono e sono evidenti. In anestesia locale, le sono stati praticati due fori sulla fronte, dai quali sono state iniettate le cellule staminali. A distanza di poco più di due mesi, i muscoli del collo riescono a sostenere il peso della testa anche in assenza del supporto, prima dell’intervento fondamentale per scongiurare il soffocamento.I genitori di Danilo si sono rivolti alla sorella di Ambrogio Fogar per poter entrare in contatto con il dott. Huang; se la morte non avesse spento la sua determinazione a guarire, Fogar stesso avrebbe tentato la via delle staminali.
Danilo ci crede… aiutiamolo.
Marina Galdo
Qui a fianco, avete modo di conoscere Danilo, è lui che racconta di sé dalle pagine del suo sito
e-mail info@friskefraske.it
Social News promuove tra i lettori una gara di solidarietà in favore di Danilo.