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Linee di indirizzo e raccomandazioni europee

Tra gli atti internazionali che costituiscono fonti di indirizzo primario si deve citare: Regole Minime per l’amministrazione della giustizia minorile (O.N.U., New York, 29 novembre 1985) sostiene l’utilizzo di misure extra-giudiziarie che comportino la restituzione dei beni e il risarcimento delle vittime.

Raccomandazione N.R (87) 20 sulle risposte sociali alla delinquenza minorile (Consiglio d’Europa, Strasburgo, 17 settembre 1987) che prevede per i minorenni l’opportunità di uscita dal circuito giudiziario e la ricomposizione del conflitto attraverso forme di “diversion” e “mediation”, inoltre, viene raccomandato l’utilizzo di misure che comportino la riparazione del danno causato.

Un sostegno specifico all’introduzione della mediazione penale quale strumento di risoluzione dei conflitti proviene dalla Raccomandazione N.R (99) 19 del Consiglio d’Europa, adottata dal Comitato dei Ministri in data 15.9.1999.

Nella dimensione nazionale si colloca il documento “L’attività di Mediazione nell’ambito della giustizia penale minorile. Linee di indirizzo” elaborato dalla Commissione Nazionale Consultiva e di Coordinamento per i Rapporti tra il Ministero della Giustizia, le Regioni, gli Enti locali ed il Volontariato ed approvato in sede politica il 30 novembre 1999; il documento risponde all’obiettivo di promuovere l’attività di mediazione penale e di fornire orientamenti condivisi e unitari in merito alle modalità di attuazione.

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