Body performance: il CAM di Casoria coinvolge il mondo del porno

Il 17 giugno il CAM Contemporary Art Museum di Casoria ospiterà una body performance con protagonista la porno attrice Valentina Nappi. Ad annunciarlo lo stesso direttore del museo Antonio Manfredi. L’evento s’inserisce nel ciclo di appuntamenti “Aperiart Senses” dedicati al rapporto tra l’esperienza sensoriale, l’arte e la musica.

 Durante la performance si potrà annusare il corpo dell’attrice cosparso di varie essenze preparate dallo chef Pasquale Trotta. Il tutto sarà accompagnato dalle canzoni del gruppo di musica elettronica KAMAAK. L’idea è che, attraverso l’esperienza olfattiva, si inneschi un processo di conoscenze pregresse, ricordi e sensazioni nel pubblico, da trascrivere su dei fogli a testimonianza del momento. Secondo il direttore Manfredi: “Gli odori ci aiutano a riconoscere la realtà e a catalogare quello che è buono e quello che è pericoloso, annusare significa tornare indietro e ricordare quello che si è appreso da piccoli o cercare nuove definizioni per nuovi odori”.

L’iniziativa ha scatenato non poche polemiche per la scelta di un’attrice porno all’interno di un’istituzione museale, tuttavia, non è la prima volta che il CAM coinvolge il mondo del porno per attrarre visitatori. Nel 2013, in occasione di un’esposizione dedicata agli affreschi erotici di Pompei, erano stati chiamati degli attori per reinterpretare le stesse pose raffigurate nelle opere. Il direttore Manfredi replica alle critiche sostenendo di voler ampliare l’offerta culturale del CAM inaugurando una serie di nuove mostre di respiro internazionale unendo la musica e le arti performative. Inoltre, l’idea è quella di avvicinare anche i più giovani all’arte contemporanea attraverso un’esperienza innovativa. La stessa protagonista della performance Valentina Nappi dichiara che questo genere di eventi può contribuire a superare alcuni tabù e pregiudizi nei confronti di iniziative artistiche simili. Invero, non è la prima volta che la pornografia si unisce all’arte: alla fine degli anni Ottana Jeff Koons realizzò insieme alla moglie, nonché porno attrice Ilona Staller, la serie intitolata Made in Heaven, un insieme di loro dipinti, foto e sculture dedicati a varie posizioni erotiche assunte dalla coppia. La body art è ricca di performance e opere relative alla sfera sessuale, già dagli anni Sessanta gli artisti esprimevano sé stessi attraverso il sesso. Non deve stupire quindi la scelta del direttore del CAM di puntare su una personalità come quella di Valentina Nappi. Non si tratta unicamente di una strategia di marketing, ma di una visione più aperta su quello che può essere il mondo artistico attuale e sul ruolo che possono avere i musei al giorno d’oggi.

Ginevra Zelaschi

Ginevra Zelaschi nasce a Trieste il 17 maggio 1995. Si diploma al Liceo Classico “Dante Alighieri” di Trieste nel 2014 e successivamente s’iscrive al corso di laurea triennale in Studi Umanistici con indirizzo storico-artistico presso l’Università degli Studi di Trieste, dove si laurea nel 2017. Consegue la laurea magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività culturali presso l’Università Ca’Foscari di Venezia nel 2020. Nel 2018 partecipa alla realizzazione della mostra antologica “Romano Ukmar” tenutasi tra settembre e ottobre 2018 nella sede di Villa Prinz a Trieste. Nel 2021 collabora al Festival di arte contemporanea DeSidera curando la sezione dedicata ai giovani artisti presso la sala Piccola Fenice di Trieste. Attualmente è iscritta al secondo anno della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Trieste e lavora nelle biblioteche del polo umanistico dell’Università degli Studi di Trieste. 

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