Cosa è il coaching

Il coaching è un percorso di sviluppo e trasformazione personale, chiarisce cosa si desidera veramente, permette scelte consapevoli, individua e rafforza i punti di forza, focalizza sull’azione, aumenta l’autostima, rimuove ostacoli esterni e soprattutto interni.

Il Coaching nel campo della salute è uno strumento valido per accompagnare la persona nel trovare le strategie a lui più congeniali per favorire il processo della guarigione tenendo conto di una visione olistica della persona stessa in tutte le sue componenti: cuore mente anima.

Il coaching è concepito per aiutare le persone coachee a incrementare le loro performance e migliorare la qualità di vita. Il coaching non si concentra sull’alleviare il dolore psicologico o sul trattare disturbi cognitivi o emotivi. Il coaching presume la presenza di reazioni emotive agli eventi della vita e la capacità dei clienti ad esprimere e gestire le proprie emozioni. Il coaching non è una psicoterapia e la guarigione emotiva non è interesse del coaching bensì promuove stili di vita e di comportamento che permettono di stare in equilibrio e ritrovare la salute psico fisica emozionale.

Il coaching può essere usato simultaneamente alla psicoterapia, ma non può essere considerato come un surrogato. Il Coaching non si sostituisce ad alcuna terapia, accompagna la persona nel suo percorso terapeutico a qualsiasi livello ottimizzando e velocizzando i processi di consapevolezza, di autostima, di potenziamento delle risorse interne ed esterne personali.

Nel coaching, occasionalmente si possono dare consigli, opinioni o suggerimenti. Entrambe le parti capiscono che il cliente è libero di accettarli o declinarli e è lui che assume la responsabilità delle azioni da prendere. Il coach può esprimere richieste affinché il cliente promuova azioni adatte a conseguire un risultato desiderato da lui stesso. Il coach e il cliente si mettono d’accordo su un programma e sulle modalità di contatto (es: di persona, in gruppo, per telefono o via mail) in modo che vada bene ad entrambi. Non sono costretti a seguire un programma e una modalità di contratto standardizzato. Il coach si relaziona con il coachee come ad un partner, un accompagnatore in un pezzo di percorso di vita. Non si relaziona con la persona come un esperto, un’autorità o un guaritore. Il coach e il coachee scelgono assieme su cosa concentrarsi e l’ambito ed gli esiti desiderati dal loro lavoro. Il cliente non rinuncia alla responsabilità di creare e mantenere questi risultati e il coach non assume piena responsabilità per gli stessi.

Chi è il coach e cosa fa Il coach non insegna, non è un maestro, non è un terapeuta, ma un professionista esperto di percorsi di consapevolezza che aiuta la persona ad accedere alle soluzioni personali attraverso: l’aiuto a scoprire, rendere chiari ed allineare gli obiettivi che il cliente desidera raggiungere in tutti i campi che desidera esplorare, guida il cliente in una scoperta personale di tali obiettivi, fa in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal cliente stesso e lascia piena autonomia e responsabilità al cliente. Farsi accompagnare in un coaching health ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra difficile, faticoso, dove è urgente un cambiamento, ci si deve re- inventare nuove possibilità di vita, trovare soluzioni a problemi di salute, esiti di malattie, separazioni, lutti, disorientamenti esistenziali, cambiamenti nel lavoro o di lavoro, ecc.

Il coach o accompagnatore personale e di gruppo, aiuta a darsi obiettivi di salute, nuove opportunità, nuovo slancio e uscire dalla crisi rafforzati, capaci di nuovi progetti. Ci sono molte ragioni per le quali una persona o un team possono scegliere di lavorare con un coach: c’è una lacuna di consapevolezza, di capacità, di fiducia, di risorse; c’è il desiderio di ottenere dei risultati più rapidamente; c’è il bisogno di fare un percorso di guarigione accompagnato;c’è il bisogno di avere migliori relazioni in coppia e famiglia; il modo di relazionarsi con gli altri non è efficace o non aiuta la persona a raggiungere i suoi obiettivi prioritari; c’è mancanza di chiarezza nella persona a fronte di scelte da fare; la persona non ha identificato le sue potenzialità principali nè sa come utilizzarle al meglio; c’è il bisogno e il desiderio di essere meglio organizzati e sapersi meglio gestire; c’è il bisogno di crescere spiritualmente, ecc.

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