Merano all’avanguardia, buon senso e innovazione dalla semplicità

merano

Merano, città alpina in Alto Adige nota per le spa e gli edifici in stile Art Nouveau, si dimostra un esempio da imitare per quanto riguarda le politiche di sostenibilità ambientale e la presenza diffusa di senso civico. La sensibilità alle problematiche del millennio si tramuta in approcci innovativi semplici eppur efficaci, applicabili ovunque.

Politica ambientale: la priorità è portare la produzione di rifiuti al minimo necessario, avendo la filiera del riciclaggio al centro della strategia complessiva. Il nuovo sistema di raccolta della plastica è stato introdotto alla fine di novembre del 2017, strutturato in sei siti diversi ove è possibile smaltire bottiglie, flaconi e contenitori di plastica. In questo modo si è passati dallo smaltimento di circa 80 tonnellate di plastica, alle 120 nel 2018, fino alle 164 tonnellate nel 2019. La metodologia di raccolta e trasformazione ruota intorno alla massima ’efficienza e all’alta qualità del materiale, ottenendo il massimo consenso da parte dei cittadini. 

La raccolta viene effettuata gratuitamente presso il Lido, nei rioni Santa Maria Assunta e piazza San Vigilio, in via Fermi, in via Wolf e al rione Marlengo in fasce orarie precise, durante le quali gli operatori di ASM (Azienda Servizi Municipalizzati) controllano la qualità e la purezza della plastica presa in consegna. Particolarmente adatti a essere riciclati sono i contenitori di materiale sintetico dotati di tappo, ad esempio le bottiglie in PET (polietilentereftalato), PP (polipropilene) e PE (polietilene).

Claudio Vitalini, direttore dell’Azienda Servizi Municipalizzati, e l’assessore all’ambiente Madeleine Rohrer sono solidali nell’attuazione di queste politiche centrate sull’attenzione ecologica alla qualità dell’abitare: a esempio la qualità dell’acqua potabile delle condutture idriche di Merano è ottima e di conseguenza la cittadinanza viene invitata a preferirla all’acqua in bottiglia, o perlomeno ad utilizzare le bottiglie di vetro, sempre nell’ottica della massima sostenibilità. 

Dalla plastica all’umido. Da febbraio del 2018, i meranesi dispongono di undici centri di raccolta dell’umido. La modalità di conferimento è semplice: l’Azienda Servizi Municipalizzati su richiesta rilascia una carta magnetica  grazie alla quale il cittadino ha diritto di utilizzare uno qualsiasi dei centri in città per lo smaltimento dei rifiuti biologici. Questi ultimi vengono in seguito ricondotti a un corretto trattamento: anziché essere semplicemente bruciati, vengono utilizzati per produrre energia elettrica e calore nel centro di compostaggio, riducendo in tal modo il volume complessivo di rifiuti con un notevole risparmio sui costi. 

I centri di raccolta dell’umido restano aperti sette giorni su sette per complessive 106 ore alla settimana. Analogamente, i controlli di qualità vengono effettuati dal personale incaricato di verificare l’adeguatezza dei rifiuti umidi che verranno consegnati. Per questo motivo è importante che le porzioni biologiche vengano smaltite nei centri durante gli orari di apertura al pubblico, non essendo permesso depositare immondizie accanto ai container al di fuori degli orari previsti. 

La sostenibilità ambientale passa inoltre per l’energia: Merano ha più di 6.000 punti luce pubblici ed è in atto una politica per dotare i corpi luminosi di lampade LED ad alto risparmio energetico. 

Le piazze e le strade piccole e grandi di Merano puntano a un nuovo sistema di illuminazione per un’installazione complessiva di nuove lampade a LED in 80 vie. Un’operazione anche questa nell’ottica di maggior sensibilità dei problemi di produzione energetica e riduzione dei costi. Infatti, le lampade a LED consumano due terzi di energia in meno e hanno una durata tre volte superiore rispetto alle lampade tradizionali. La loro luminosità può essere regolata secondo le necessità contingenti e può venir così erogata in condizioni ottimali per tutti gli utenti della strada, con lampade rivolte esclusivamente verso il basso per ridurre l’inquinamento luminoso. 

Inoltre, il sistema di illuminazione è attrezzato con moduli di comunicazione per la raccolta dei dati rilevanti e permettono il controllo remoto dei punti luce stessi. 

Si tratta di semplici politiche energetiche che risultano efficaci per la gestione delle problematiche attuali e per la vita dei cittadini. Quanto descritto rappresenta inoltre un approccio fondato su soluzioni altamente scalabili e replicabili altrove, un esempio di come si possa essere incisivi e innovativi con il buon senso, senza contare che l’introduzione di figure predisposte al controllo di qualità delle soluzioni proposte apre un’opportunità per nuovi lavori e campi di specializzazione. 

Merano in tal modo compie passi decisivi in direzione dell’eco-sostenibilità, adottando strategie abitative e accorgimenti tecnologici in grado di connotarla come smart-city, pronta ad accogliere le sfide del futuro.

Rosario Pullano

Rosario Pullano è studente del Politecnico di Torino, dove frequenta il corso di laurea magistrale Physics of complex systems, percorso internazionale interateneo tra icpt, sissa e alcune università di Parigi. Nasce a Catanzaro l’8 febbraio 1997. All’età di 5 anni si trasferisce con la famiglia a Trieste. Si forma presso il Liceo Classico “Dante Alighieri” e, successivamente, studia all’università “La Sapienza” di Roma, dove consegue la laurea triennale in fisica. Si trasferisce a Bologna un anno, dove completa il corso di alta formazione in finanza matematica. Il 21 novembre 2016 è tra i vincitori nella categoria “Giovani Promesse” nella Sezione Poesia singola del “Concorso letterario internazionale Michelangelo Buonarroti”. Pubblica la raccolta di poesie “Memorie del futuro: sentimenti” nel 2019 con la casa editrice EuropaEdizioni. Ad oggi, continua a scrivere in ambito creativo e in ambito giornalistico e segue le sue ispirazioni imprenditoriali occupandosi di progetti di start up relativi al mondo dell'innovazione dei servizi digitali. 

Rispondi