Al Sant’Orsola di Bologna primo trapianto di polmone da donatore a cuore fermo

Il secondo in Italia realizzato su una paziente con ipertensione polmonare primitiva, patologia che provoca gravi scompensi cardiaci e una dilatazione delle arterie polmonari che rendono il trapianto molto complesso.

“Questo intervento – ha spiegato il chirurgo toracico Giampiero Dolci – è stato reso possibile dalla grande esperienza che abbiamo maturato al Sant’Orsola sul tema dei trapianti, ma anche dal grande affiatamento e dall’abitudine a lavorare insieme tra equipe diverse, sia mediche sia infermieristiche, che qui al Polo Cardio Toraco Vascolare possiamo sperimentare ogni giorno”.

Grazie all’organizzazione del Centro regionale trapianti, la donazione è avvenuta al Bufalini di Cesena. Arrivati i polmoni al Sant’Orsola è stato avviato il ricondizionamento degli organi, in collaborazione con anestesisti e tecnici perfusionisti. L’intervento condotto dal dottor Giampiero Dolci e dal dottor Piergiorgio Solli e che ha visto impegnati i dottori Daddi e Antonacci e le dottoresse Giunta e Calabrese delle due equipe, è iniziato all’una di notte, si è protratto fino alle ore 10 del giorno seguente. Tutto questo è stato possibile grazie anche al contributo dei cardiochirurghi.  

La paziente – una donna sotto i 50 anni in attesa di trapianto dal 2015 – è rimasta in circolazione extracorporea per 3 giorni, anche per permettere al cuore di adattarsi gradualmente ai nuovi polmoni. Oggi, dopo 40 giorni di degenza, è stata dimessa dall’ospedale e sta proseguendo la convalescenza e il pieno recupero con il supporto dei pneumologi e cardiologi del Policlinico di Sant’Orsola presso Tetto Amico, struttura di accoglienza per i trapiantati, all’interno dell’ospedale.

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