Acqua potabile. Con Skywell si ottiene dall’aria

Sin da quando nasciamo la maggior parte del nostro corpo è fatto di acqua. Tale fattore ne rende quindi indispensabile l’introduzione nel nostro organismo. Tuttavia, per motivi di siccità e di inquinamento l’acqua potabile sta diventando sempre più un bene di lusso, cui è perciò difficile accedere. Per questo si è iniziato a pensare a delle soluzioni per ovviare al problema. Non ultima, l’invenzione del nuovo macchinario Skywell grazie al quale l’acqua potabile si ottiene dall’aria. Scopriamo come è nato e come funziona.  

Skywell: come si trasforma l’aria in acqua potabile 

Ideato dalla start up Sharp, acquisita dal 2016 dalla società taiwanese Foxconn, Skywell è un generatore di acqua condensata che funziona secondo un meccanismo molto semplice: rileva l’aria dell’ambiente e raccoglie l’umidità attraverso la condensa. All’interno di questo macchinario costruito in acciaio inossidabile si trovano infatti tre cisterne. Una di queste serve a compiere le operazioni utili a trasformare l’aria in acqua. Le ultime due invece sono quelle di destinazione finale per la raccolta dell’acqua potabile, da una parte l’acqua fredda e dall’altra quella calda, riscaldata fino a 92 gradi.

Una volta prodotta l’acqua viene continuamente sottoposta a controlli, grazie a un sistema di monitoraggio che evita la stagnazione o la creazione di nuovi batteri. Inoltre la macchina funziona anche da de-umidificatore. Skywell è sicuramente una soluzione interessante in termini di sostenibilità. Questo strumento permetterebbe di eliminare le bottiglie di plastica, dannose sopratutto per gli oceani. Inoltre, come si accennava all’inizio, potrebbe aiutare ad ovviare al problema della siccità e dell’inquinamento. 

Acqua potabile: paesi che ne sono sprovvisti

Se è vero che l’89% della popolazione mondiale ha oggi la possibilità di bere acqua da una fonte sicura, l’11% (pari e circa 768 milioni di persone) non riescono a procurarsi il minimo di acqua necessaria per la sopravvivenza – così come rilevato dall’associazione Action Aid. In particolare, ad essere colpite da questo fenomeno sono sopratutto le zone dell’Africa Subsahariana, come Nigeria, Ciad, Etiopia etc. Qui nemmeno il 50% della popolazione riesce ad accedere ad una sorgente di acqua limpida. Inoltre, nemmeno paesi come l’Oceania possono contare su provvigioni di acqua potabile consistenti. 

Per questo riuscire ad ottenere acqua potabile dall’aria potrebbe costituire un vero e proprio passo avanti. Tuttavia un’apparecchiatura così all’avanguardia ha anche un prezzo elevato rispetto agli standard. Questi supera infatti i 4000 euro. A cui si deve aggiungere il costo di manutenzione, installazione, cambio filtri. Questo potrebbe essere un limite proprio per quei paesi che ne avrebbero maggiore bisogno. 

 

 

Maria Grazia Sanna

Nata a Sassari il 14/08/1991, attualmente studio Comunicazione pubblica e d'impresa a Bologna e scrivo per Social News cercando di trovare connubio tra teoria e pratica. Appassionata di viaggi, cultura e politiche, ricerco sempre nuovi stimoli nelle esperienze quotidiane e in quelle all'estero. Ho vissuto in Francia come tirocinante, in Belgio come studentessa Erasmus e a Londra come ragazza alla pari ma questo è solo l'inizio. 

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