Servant Leadership: come mettere i compagni prima di se stessi. La teoria dell’estremo

Il rugbista a 15 australiano Pat McCabe con la maglia dei Brumby Runners, la fomazione giovanile dei Brumbie, Estremo

 “The servant-leader is a servant first. It begins with the natural feeling that one wants to serve, to serve first.”
–Robert K. Greenleaf

La teoria dell’estremo

Per quanto possa ricordare, ho sempre avuto un desiderio forte e insolito di servire gli altri. Essendo cresciuto come professionista e leader, mi sono reso conto che il mio innato desiderio di servire ha catapultato la mia vita a grandi altezze; tutto perché ho sempre seguito questo mio desiderio. Un leader con il cuore di un servo è una risorsa davvero inestimabile, e tutti in una posizione di leadership dovrebbero cercare di adottare questo tipo di mentalità. E’ la teoria dell’estremo di Rugby (il Full back), l’ultimo leader, quello che si prende le responsabilità della difesa, del rilancio, quello che fallisce ma da tutto.

 

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Spesso, confondiamo la leadership con la dittatura.
Un dittatore abbaia ordini e non tiene conto dei desideri e dei bisogni degli altri. Un Servant Leader è l’esatto opposto. Un Servant Leader lavora instancabilmente per la sua gente e si concentra su ciò che può fare per gli altri. Nelle squadra di Rugby si lavora insieme per mandare in meta uno, non importa chi, l’estremo questo fa ed è esempio di Servant Leader.

Ho una vaga idea di cosa significhi essere un servo leader e, soprattutto conosco i modi in cui puoi stabilire una cultura di leadership servile all’interno della Squadra. Quattro piccoli pensieri.

Lascia che gli altri ti vedano servire e incoraggiarli a unirsi a te.
Assicurati che sappiano che ti importa.
Investi nella tua squadra.
Non porre restrizioni sulla tua volontà di servire.

in squadra si guadagna mezzo metro insieme perché uno possa averlo di vantaggio, non importa chi…

E’ la teoria dell’estremo

 


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