Europa sotto Assedio

Nei mesi scorsi Abu Bakr al Baghdadi, “califfo” dello Stato Islamico, ha proseguito nell’incitare a commettere attentati in Europa, con qualsiasi mezzo, citando anche anche esplicitamente l’uso di auto o camion contro la folla. Ieri nel cuore di Berlino, come il 14 luglio scorso a Nizza, un TIR pilotato da un tunisino ha investito alla folla al mercatino di natale provocando 12 morti e una cinquantina di feriti di cui alcuni in fin di vita. Per la Germania si tratta del primo attentato terroristico in grande stile con un numero ingente di morti e feriti.

Quasi in contemporanea Mevlut Mert Altintas, 22 anni, poliziotto, ha ucciso l’ambasciatore russo in Turchia ad un evento pubblico. Prima di sparare ha intonato l’inno di Al Nusra, costola siriana di Al Qaeda. Secondo Melih Gegchek, sindaco di Ankara, Altintas potrebbe essere stato legato alla presunta rete golpista di Fethullah Gulen, in esilio in Pennsylvania, accusato di essere il mandante del fallito golpe del 15 luglio. Il giovane agente non era però tra le migliaia di epurati dalla polizia turca. Da 2 anni e mezzo, ha confermato il ministro dell’Interno, Suleyman Soylu, era in servizio nei reparti antisommossa della capitale turca, impegnati soprattutto durante le manifestazioni di piazza.

E’ guerra globale nell’Islam radicale. I gruppi terroristici sunniti, quali ISIS, Al Qaeda, Al Nursa, sono determinati nell’eliminare gli infedeli sciiti e cristiani. Il terrorismo islamico nasce dal movimento salafita sunnita e prima con Al Qaeda oggi con lo Stato Islamico ha come obiettivo quello di combattere le opposizioni religiose, politiche e culturali in ogni parte del mondo. I musulmani sciiti in medio oriente e i sufi dell’Africa occidentale sono di gran lunga le prime vittime delle organizzazioni jihadiste, ma lo è anche il popolo occidentale per la caratteristica culturale democratica e il capitalismo delle multinazionali, il potere che più fa più concorrenza ad Al Baghdadi.

L’attacco all’Europa ha però l’intento di disgregarne l’unità e di portare al governo i partiti populisti che che hanno l’uguale obiettivo di distruzione del centralismo europeo per acquisire potere personale nei singoli territori dell’Unione. Il mondo globalizzato e la persistenza della crisi economica fanno il resto. Nazionalismo, estremismo e ghettizzazione possono trovare terreno fertile nelle attuali condizioni ma disuniscono il popolo europeo, lo rendono più debole e alla mercè di chi assedia il nostro continente. Senza accorgerci stiamo facendo il gioco degli strateghi dello Stato Islamico, di Al- Qaida, dei dittatori del Medio Oriente. Purtroppo senza una politica unica, un esercito e un’ intelligenze comune e una univoca politica estera non riusciremo far fronte ad un futuro che si prospetta incerto e drammatico.

La strategia del terrore sta minando quell’Europa che doveva essere il baluardo difensivo dei diritti civili. Alcuni leader europei come Angela Merkel non si piegano e confermano le politiche di accoglienza anche nei momenti più difficili come oggi, il giorno dopo l’attentato. Non dimentichiamo però che la recente Brexit è stato il primo grande risultato della strategia mediatica e operativa sul campo europeo del terrorismo islamico. Proseguire su questa strada distruggerà tutto quello a cui siamo abituati e che ci hanno fatto dimenticare i drammi inenarrabili della seconda guerra mondiale.

Alle nostre porte la Siria invece sta vivendo proprio un nuovo olocausto, che può coinvolgerci tutti. Nella disastrosa guerra civile gli equilibri strategici stanno progressivamente cambiando ma non sono cambiate le cause che hanno portato alla nascita dell’Isis. Per citare alcuni esempi: lo strascico delle guerre statunitensi in medio oriente, l’integrazione sunnita e sciita, l’influenza delle potenze arabe e della Russia, il ruolo dell’Iran, quello Israele, gli interessi economici delle sette sorelle energetiche. I terroristi vogliono creare un Occidente costantemente sotto attacco, spaventato, militarizzato e noi europei continuiamo a non realizzare che l’humus che ha permesso la nascita di tutto questo continua ad essere vivo e rigoglioso.

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